Palermo, via Pensabene: dove la vita ha il sapore di altri tempi e richiama anche una capretta, anatre e oche…

12 gennaio 2022
  • La storia – accompagnata da una fotografia – la raccontano i protagonisti dell’Associazione Comitati Civici di Palermo
  • Giovanni Moncada: “Ci sono anche anatre e oche”

La storia – accompagnata da una fotografia – la raccontano i protagonisti dell’Associazione Comitati Civici di Palermo

Una fotografia pubblicata sulla pagina Facebook dell’Associazione comitati Civici di Palermo immortale una capretta bianca con collo e testa nera che va a a ‘pascolare’, o forse per prendersi “un digestivo”, come leggiamo nel post che accompagna lo scritto. La scena si svolge in via Pensabene, nel quartiere ZEN 2, un quartiere dove la munnizza abbandonata è quasi la normalità. Sono tante le notizie e le fotografie che l’Associazione Comitati Civici mette in rete. Una volta sono riusciti a ritrarre una barca abbandonata tra un accenno di marciapiedi e il vede delle erbe alte. Ricordiamo anche un comunicato con una serie di fotografie impressionanti sui rifiuti abbandonati sempre nel quartiere ZEN. Ma alle caprette, no, non eravamo mai arrivati. Così abbiamo deciso di chiamare al telefono il presidente dell’Associazione, Giovanni Moncada. Presidente e iscritti alla stessa Associazione svolgono un lavoro meritorio nel segnalare ogni giorno le tante cose che non vanno in una città – Palermo – che appare sempre più abbandonata. Moncada ha aggiunto nuovi particolari:

Giovanni Moncada: “Ci sono anche anatre e oche”

“In realtà – ci dice – non c’è solo la capretta, ci sono anche anatre e oche. Da quelle parti ci deve essere qualcuno che ha la passione per gli animali. Così spesso gli stessi animali si avventurano in questa via e, magari, qua e là, trovano qualcosa da mettere sotto i denti. Sono animali che stanno bene, ben tenuti. Magari vanno a fare quattro passi e, con l’occasione…”. Stupiti? Un po’, anche se non eccessivamente. In una città dove all’alba i gabbiani si catapultano nell’immondizia abbandonata nelle strade alla ricerca di cibo (e tra il possibile cibo dei gabbiani rientrano anche scarafaggi e topi), dove un cinghiale è entrato anche in una scuola (per fortuna non c’erano studenti e docenti: il fatto è avvenuto durante le vacanze di Natale a cavallo tra il 2019 e il 2020), beh, vedere una capretta ci rende più sereni. Sapere che ci sono pure oche e anatre ci rende rende ancora più sereni. Insomma, a Palermo non c’è bisogno di andare nella villa d’Orleans per vedere gli animali…

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