- Trasporti in Italia: quando buon senso e scienza si uniscono si diventa logicamente meridionalisti
La TAV in Piemonte serve solo a comprare i treni ad alta velocità francesi
“… la politica, quella vera, al netto dell’affarismo, dovrebbe bandire la TAV, facendo prevalere il buon senso e la correttezza… Anzi i soldi della TAV dovrebbero essere usati al Sud piuttosto che in Pianura Padana, se è vero che in alcune di queste aree del Nord del Paese – in Piemonte e in Lombardia – c’è un eccesso di capacità di trasporto a scapito di tutto il resto dell’Italia. E questo è assurdo. Una situazione che è frutto di un misto di egoismo e di affarismo di stampo nordista… La TAV in Piemonte serve solo a comprare i treni ad alta velocità francesi; per questo c’è un interesse fortissimo francese a sviluppare la TAV, per vendere i propri treni, non per sostenere un mercato dei trasporti che non ha bisogno di rafforzare quella tratta… Dico che si deve cominciare a ripensare la mobilità anche con tecnologie innovative. Linee ad altissima velocità interne alla Sicilia e alla Sardegna, ma anche in altre zone del Sud oggi abbandonate. Penso alle tecnologie che abbiamo studiato e sviluppato all’Università di Palermo: la dimostrazione, detto per inciso, delle capacità tecnologica innovative che le università del Sud hanno dimostrato di padroneggiare. Ad esempio, l’università di Palermo possiede dei prototipi di motori lineari capaci di raggiungere con estrema facilità velocità dell’ordine di 500 km/h. Abbiamo ampiamente dimostrato la robustezza di questa tecnologia e tuttavia stentiamo a trovare le risorse per poter pienamente dimostrare cosa si può realizzare con quest’approccio”.
Marco Trapanese coordinatore del corso di laurea in Ingegneria della e-mobility presso dell’Università di Palermo
Foto tratta da Moondo
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