Sul Titanic

All’Ars esercizio provvisorio (a rischio impugnativa) e il voto per i tre grandi per il Quirinale

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  • I tre grandi elettori della nostra Isola che parteciperanno, a partire dal 24 Novembre, all’elezione del nuovo presidente della Repubblica sono Nello Musumeci, Gianfranco Miccichè e una deputata grillina  
  • L’esercizio provvisorio che l’Ars approverà oggi è un papocchio non previsto dalla legge.  C’è il rischio di fine anticipata (di qualche mese) della legislatura regionale

I tre grandi elettori della nostra Isola che parteciperanno, a partire dal 24 Novembre, all’elezione del nuovo presidente della Repubblica sono Nello Musumeci, Gianfranco Miccichè e una deputata grillina  

Oggi l’Assemblea regionale siciliana dovrebbe approvare il disegno di legge sull’esercizio provvisorio per quattro mesi in deroga – o forse sarebbe più corretto parlare di violazione – della riforma della contabilità dello Stato nota come Decreto legislativo n. 118 del 2011. Domani Sala d’Ercole designerà i tre parlamentari che il 24 Gennaio parteciperanno in qualità di grandi elettori all’elezione del nuovo presidente della Repubblica. In questo secondo caso – la designazione dei grandi elettori – non ci dovrebbero essere sorprese: alle elezioni per il nuovo capo dello Stato andranno il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, e una parlamentare grillina. Non sappiamo invece come finirà con l’esercizio provvisorio. Proviamo a illustrare il perché tutto è legato a una scelta politica del Governo nazionale.

L’esercizio provvisorio che l’Ars approverà oggi è un papocchio non previsto dalla legge. C’è il rischio di fine anticipata (di qualche mese) della legislatura regionale

I quattro mesi di esercizio provvisorio – che peraltro bloccheranno i pagamenti della Regione siciliana fino a Settembre – sono stati impostati sul Bilancio regionale triennale 2021-2023 e, precisamente, sull’annualità 2022. Su tale annualità ci sono capitoli privi di disponibilità finanziaria. Ciò significa che si dovrà fare una manovra di circa 200 milioni di euro sulla seconda annualità del Bilancio triennale 2021-2023 (cioè sul 2022) per consentire di potere approvare i quattro mesi di esercizio provvisorio per quest’anno. Si può fare? Per quello he sappiamo noi, no. Ma noi, ovviamente, non abbiamo vice in capitolo, a parte l’osservazione dei fatti. Quello che possiamo scrivere è che, con molta probabilità, la Ragioneria generale dello Stato chiederà al Governo nazionale di impugnare la legge regionale sull’esercizio provvisorio ce l’Ars dovrebbe approvare oggi. Se il Governo Draghi impugnerà la legge sull’esercizio provvisorio, il Governo Musumeci e l’Assemblea regionale siciliana andranno a casa con alcuni mesi di anticipo (il prossimo Novembre si vota per eleggere il nuovo presidente della Regione e il nuovo Parlamento dell’Isola); se il Governo romano respingerà la richiesta di impugnativa Musumeci e i parlamentari resteranno in carica. In pratica, il destino di Governo e Ars è nelle mani del Governo Draghi.

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