Che brutto fine legislatura per il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. Prima l’inchiesta sui conti ‘ballerini’ del Comune. Adesso una nuova inchiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo per le bare accatastate nel cimitero monumentale della città di Santa Maria dei Rotoli. Storia che va avanti da tempo e per la quale non si intravedono soluzioni concrete da parte dell’attuale amministrazione comunale. Per questa vicenda il sindaco è stato ascoltato come persona informata sui fatti; adesso è indagato. Reato ipotizzato: omissione di atti d’ufficio. L’inchiesta è portata avanti dal procuratore aggiunto, Sergio Demontis, e dal sostituto procuratore, Francesca Mazzocco. Ricordiamo che nel cimitero del Rotoli sono circa 900 le bare in attesa di sepoltura da tanto tempo..
Noi non ci occupiamo quasi mai di cronaca giudiziaria. Però ogni tanto facciamo qualche eccezione. Questo è uno dei casi che merita l’eccezione per il significato politico che tale inchiesta assume. La storia delle bare insepolte si inserisce in un contesto amministrativo e politico che definire fallimentare è poco. Sono sotto gli occhi di tutti i cittadini i tanti problemi di una città che, negli ultimi anni si sono incancreniti. L’immondizia e la sporcizia nelle strade e nei marciapiedi ormai sono diventati fatti ordinari. Si dà per scontato che il problema non verrà risolto: e infatti non viene risolto. Di fatto, l’attuale amministrazione comunale non sa risolvere il problema e tutti i cittadini si debbono abituare a vivere tra rifiuti e sporcizia. Lo stesso discorso vale per gli impianti sportivi abbandonati e degradati: è così da anni e non c’è una soluzione. Anzi, per quelli rimasti ancora in piedi – per esempio la piscina comunale – si aumentano le tariffe per fare ‘cassa’. Già, fare ‘cassa: le due cose che funzionano sempre a Palermo sono la ZTL e gli autovelox. La caratteristica dell’amministrazione Orlando degli ultimi anni è proprio quella di non risolvere i problemi e di crearne sempre di nuovi. Una sorte di ‘punizione’ che vene inflitta ai cittadini per ignoti motivi.
Da ieri, per citare un altro esempio, sono ricominciate le piogge. E già stamattina in alcune strade della città sono comparse vecchie e nuove buche. Le strade della città sono state quasi tute abbandonate. La manutenzione è diventata un miraggio. Così ogni volta che piove si formano buche. Che vengono riparate alla buona, con uno strato di pietrisco. Può sembrare incredibile, ma li antichi romani gestivano le strade molto meglio di come vengono gestite oggi a Palermo. Per non parlare dei marciapiedi, completamente abbandonati, dove inciampare è cosa di ogni giorno. Una vergogna. Ogni cosa ormai è un problema. Non si sa più da quanto tempo interi quartieri rimangono al buio. E dove c’è la luce, è una luce fioca. Di fatto, se non ci fossero i negozi e, in generale, le attività commerciali la città sarebbe quasi al buio. Non è nemmeno il caso di ricordare i cantieri ‘eterni’, le periferie abbandonate, il trasporto pubblico delle persone carente (a parte i 15 Km di Tram che costano ogni anno un sacco di soldi per servire, sì e no, l’1% della popolazione della città).
Per questo non si può dare torto alla parlamentare regionale e consigliere comunale della Lega, Marianna Caronia: “Mentre la città è sempre più allo sbando e la (in) attività del Sindaco sempre più oggetto di indagini giudiziarie, è chiaro che ogni giorno in più con Leoluca Orlando sindaco è una iattura per Palermo. Ogni giorno di più con questa Giunta alla guida della città è un giorno in più di problemi non risolti ma anzi aggravati dall’arroganza e dalla incompetenza. Ai colleghi e alle forze politiche di opposizione che non hanno voluto mandarli a casa in anticipo con la mozione di sfiducia firmata dalla Lega e pochi altri, chiediamo se ancora oggi siano pronti a sostenere che quella mozione fosse sbagliata e chiediamo loro cosa abbiano guadagnato la città e i palermitani con questi ultimi e lenti mesi di agonia del regno di Leoluca Orlando”. Per la cronaca, la mozione di sfiducia al sindaco dovrebbe essere matematica, dal momento in Consiglio comunale il sindaco non ha più da tempo la maggioranza. Ma la mozione di sfiducia non è stata discussa e approvata grazie a Forza Italia e da Italia Viva due formazioni politiche che hanno sempre appoggiato il sindaco: i berlusconiani in modo nascosto, i renziani facendo parte della Giunta, a parte questi ultimi mesi in cui Davide Faraone – che è il ‘capo’ dei renziani siciliani (che in verità si vanno riducendo) – cerca di accreditarsi come candidato sindaco ‘alternativo’ a Orlando…