Sul Covid stiamo arrivando alla resa dei conti. Chi legge I Nuovi Vespri sa che noi siamo sempre stati contrari al vaccino anti-Covid. Non siamo no vax: siano contrari a questo ‘vaccino’ anti-Covid che non dà alcuna immunità, ma che dovrebbe solo tutelare dalle forme gravi di malattia. Anche questa prerogativa non ci ha mai convinti. E sulla rete abbiamo sempre sostenuto una tesi: per verificare se questa storia della riduzione delle ospedalizzazioni per i vaccinati è vera bisogna aspettare l’arrivo dell’Inverno, perché sono le basse temperature che danno la misura della forza di un virus che colpisce le basse e le alte via aeree. Con grande pazienza abbiamo letto e ascoltato dal Marzo fino a Ottobre dello scorso anno grandi scienziati e politici che magnificavano le scelte lungimiranti dell’Italia, addirittura esempio in Europa nella lotta al Covid. Questi scienziati – a parte qualche voce di dissenso molto velato, come certe precisazioni del professore Andrea Crisanti, che però, qualche settimana fa, si è messo pure a cantare! – non hanno fatto altro che dire che il vaccino anti-Covid funziona. Sì, ha ‘funzionato’ in Primavera, in Estate e fino a metà Autunno; da metà Autunno in poi, prima nel Nord Italia e poi, piano piano, a scendere fino in Sicilia, nonostante il vaccino i contagi e i ricoveri sono iniziati a crescere. Ieri sera abbiamo pubblicato un articolo dove si racconta che in Inghilterra il 90% degli attuali ricoverati per Covid in terapia intensiva è vaccinato con due dosi. In Inghilterra la protezione che il vaccino avrebbe dovuto assicurare ai vaccinati si è dimostrata un fallimento. E in Italia? In Italia il capo del Governo e l’eterno Ministro della Salute-Sanità, Roberto Speranza, ormai hanno imboccato una via dalla quale non possono più tornare indietro. In Italia è ancora valida la tesi che “la stragrande maggioranza dei ricoverati non è vaccinata”. Mentre i vaccinati rischiano poco o nulla. Ma allora, se è così, perché si registra tutto questo clima di preoccupazione? Intanto il Governo di Mario Draghi insiste: ieri sera è stato varato il decreto che introduce l’obbligo del vaccino per gli over 50 e l’obbligo del Super Green Pass per lavorare.
Tutto questo succede il 6 Gennaio. In pratica, nei primi quindi giorni dell’Inverno l’Italia è già nel caos. Teniamo conto che mancano ancora due mesi e mezzo di Inverno, con uno scenario che potrebbe peggiorare. Il condizionale è d’obbligo e va messa nel conto una semplice osservazione: se la salita dei contagi è stata lenta e costante per circa tre mesi, con un’accelerazione negli ultimi quindici giorni (accelerazione con aumento delle infezioni e dei ricoveri ancora in salita), non è da escludere che, una volta raggiunto il picco (a fine Gennaio? con l’arrivo dei giorni della Merla a Febbraio? a Marzo?), la discesa possa essere lenta, con una riduzione delle infezioni e dei ricoveri direttamente proporzionali all’aumento delle temperature. Fino ad ora il SARS-COV-2 e le sue varianti si sono comportati come si comportano tutti i virus che colpiscono le alte e le basse vie aeree: con le alte temperature presenza e azione si riducono; con le basse temperature aumentano la circolazione del virus, i contagi e i ricoveri. Qualcuno ha ancora dubbi sul fatto che i contagi e i ricoveri, nei mesi scorsi, erano bassi non per i vaccini anti-Covid, ma per le alte temperature? Alla luce di quanto sta succedendo nelle aree del mondo dove la vaccinazione anti-Covid è fortemente presente – Stati Uniti d’America e Unione europea – dove il virus dilaga, a qualcuno viene il dubbio che il premio Nobel Luc Momtagner abbia ragione quando afferma che la vaccinazione di massa in piana pandemia è un grave errore perché aggrava la situazione?
Giunti a questo punto possiamo fare un bilancio dei risultati ottenuti dal Governo Draghi in un anno di lotta alla pandemia. Il 4 Gennaio dello scorso anno, 2021, erano stati registrati 348 decessi e 10.800 contagi; il 4 Gennaio di quest’anno, 2022, registriamo 259 decessi e 170.844 contagi. In pratica, in un anno di vaccinazioni anti-Covid con Green Pass, Super green Pass, minacce di sospensioni dallo stipendio per medici e infermieri, pressioni fortissime sui docenti della scuola, registriamo 89 decessi in meno, un aumento spaventoso dei contagi, un aumento dei ricoveri e uno scenario che si annuncia problematico perché, come già sottolineato, mancano ancora due mesi e mezzo di periodo invernale. In questo bilancio vanno anche conteggiati i problemi che i vaccini anti-Covid hanno provocato nella popolazione. Fino ad ora sono disponibili i dati dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) relativi alla vaccinazione anti-Covid in Italia nel periodo compreso fra il 27 Dicembre del 2020 e il 27 Luglio del 2021. Citiamo un nostro articolo del 6 Settembre 2021: “Vengono esaminati dall’Aifa 211 giorni di somministrazioni a fronte di 65.926.591 dosi complessive di vaccino inoculate (prima e seconda dose). Ebbene, gli eventi avversi successivi alla vaccinazione anti-Covid segnalati sono 84.322. Qui i dati vanno letti bene: ‘L’87,1% delle segnalazioni’, cioè di queste 84.322 segnalazioni, ‘è riferita a eventi non gravi’, mentre ‘il 12,8% a eventi avversi gravi’, ospedalizzazioni, paralisi, pericolo di vita, morti, eccetera. Lo 0,6% di queste 84.322 sono decessi, scrive Aifa a pagina 11”. Da qui si arriva a 506 decessi circa in 211 giorni (505,9 per la precisione), una media di 2,4 deceduti al giorno. Questo non significa che tali reazioni siano state causate dal vaccino anti-Covid. Ciò non significa che queste reazioni siano state causate dal vaccino. Potrebbero essere un sintomo di un’altra malattia o potrebbero essere associate a un altro prodotto assunto dalla persona che si è vaccinata. Ma la correlazione temporale c’è: erano persone che stavano bene e che sono passate a miglior vita dopo l’inoculazione del vaccino anti-Covid. Non mancano i casi nei quali è stata segnalata la relazione diretta tra l’inoculazione del vaccino e il decesso. Ciò posto, a noi poco più di due decessi al giorno in termini di correlazione temporale sembrano tanti, tantissimi, perché si ratta di vite spezzate.
Per esprimere un giudizio finale su un anno di vaccinazione anti-Covid dobbiamo aspettare i dati Aifa da Agosto a Dicembre 2021 e, soprattutto, dobbiamo verificare, con i numeri reali, se è vera la tesi che questo vaccino anti-Covid protegge dalle forme gravi di malattia. In Inghilterra questa tesi è franata, in Italia lo sapremo tra un paio di settimane. Già fin da ora possiamo affermare, senza tema di smentite, che il Governo Draghi, in materia di contenimento dei contagi ha fallito. Il vaccino anti-Covid, il Green Pass, il Super Green Pass, l’obbligo dei vaccini anti-Covid per medici, infermieri e docenti delle scuole non hanno frenato i contagi. Nelle prossime settimane – lo ribadiamo – sapremo se hanno frenato le ospedalizzazioni tra i vaccinati. Un altro elemento che è sotto gli occhi di tutti è il mezzo fallimento del Governo Draghi sul fronte sociale ed economico. Non sarebbe corretto imputare al Governo Draghi la responsabilità dello spaventoso aumento delle bollette di luce e gas, perché questi aumenti sono maturati in un contesto internazionale. Però non possiamo fare a meno di sottolineare che i provvedimenti adottati dal Governo Draghi per fronteggiare l’aumento delle bollette – che in Italia, in questo 2022, costerà a famiglie e imprese una cifra che oscilla tra 60 e 70 miliardi di euro – sono sbagliati. Pensare di risolvere il problema con la rateazione delle bollette è un errore. Migliaia e migliaia di aziende chiuderanno i battenti e milioni di famiglie non potranno pagare comunque, perché chi ha un po’ di cervello non contrarrà un ‘mutuo occulto’ per pagare luce e gas! Già solo per questo Draghi e il suo Governo dovrebbero andare a casa!
Invece il Governo Draghi va avanti. Se non altro perché fermarsi adesso significherebbe ammettere di avere sbagliato. E siccome di mezzo ci sono fatti molto gravi, il capo del Governo i i suoi Ministri (a quanto pare non tutti i Ministri) rilanciano con l’obbligo del vaccino anti-Covid per gli over 50, il Super Green Pass per lavorare e altre prescrizioni. A noi questi nuovi provvedimenti sembrano tentativi per cercare di far credere che la disastrosa situazione attuale sia da addebitare ai non vaccinati. Purtroppo, presidente Draghi, non è così. E’ la strategia del suo Governo, imperniata sulle vaccinazioni anti-Covid, che è sbagliata e sta portando l’Italia allo sbaraglio. E’ sbagliato il paradigma. Come scritto all’inizio, noi siamo sempre stati contrari ad un vaccino poco convincente sotto il profilo scientifico. Precisando che chi, in questi mesi di vaccinazione, ha affermato che bisogna avere “fiducia” e, addirittura!, “fede” nella scienza ha solo pronunciato frasi inesatte, tipiche di la scienza la conosce poco o punto. Chi ha parlato di “fiducia” e “fede” ha anche dimostrato di non sapere che la scienza non ha bisogno né di “fiducia” né, tanto meno, di “fede”. Perché la scienza è tale se fornisce risposte concrete. A chi ha parlato di “fiducia” e “fede” nella scienza bisogna ribattere che la scienza, se è tale, si mette in discussione da sé sotto il segno del miglioramento. Bloccare il dibattito sulla scienza è un’idiozia. Noi, a proposito di fatti scientifici, ci siamo fatti un’idea di quello che succederà in Italia nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. Ma non anticipiamo nulla. Ci limitiamo a scrivere che siamo pessimisti. E a rilanciare un post del nostro vecchio amico Fonso Genchi, che riprende una dichiarazione rilasciata all’AGI dal microbiologo Andrea Crisanti a proposito dell’obbligo vaccinale per gli over 50: “Siamo all’improvvisazione. L’obbligo agli over 50 non si può imporre senza una revisione del consenso informato. C’è anche un problema di carattere giuridico, perché lo si fa per impedire la malattia, ma non per limitare la trasmissione. Questo diventa un obbligo terapeutico, è una novità assoluta nella sanità pubblica”. Non abbiamo altro da aggiungere sul “Governo dei Migliori”.