Nel Febbraio dello scorso dello scorso anno abbiamo scritto che il Nord Italia avrebbe scippato a Sud e Sicilia i soldi del Recovery Fund, oggi Pnrr. Tesi che abbiamo ribadito lo scorso Marzo, anche lo scorso Aprile e poi lo scorso Luglio. Ebbene, le nostre previsioni si stanno materializzando. Lo scorso Ottobre hanno scippato alla Sicilia 400 milioni di euro circa che sarebbero dovuti servire al mondo agricolo della nostra Isola per sistemare le reti irrigue. Ora, come racconta Marco Esposito, giornalista de Il Mattino di Napoli, con un nuovo imbroglio le Regioni del Nord stanno scippando a Sud e Sicilia i fondi per gli Asili nido. Marco Esposito spiega tutto in modo chiaro e puntuale in un video (che potete ascoltare qui).
La notizia viene ripresa su Facebook da Enzo Lionetti: “Sul Mattino di oggi, Marco Esposito evidenzia il trucco con cui è stato emanato il secondo bando Asili nido del #RecoveryPlan. Ebbene, anziché considerare criteri di redistribuzione degli Asili nido in base al Territorio, in base a necessità di strutture carenti, in base a principi di Coesione Sociale e di Uguaglianza sostanziale sanciti nella Costituzione, si sono inventati un altro metodo: LA POPOLAZIONE AL 2035! Certo, in base a proiezioni ‘accuratissime’ della Popolazione in tenera età, al SUD non ci saranno più 40.000 bambini che invece saranno al Nord. Per questo motivo nel 2022 occorre costruire più Asili nido al Nord! Anziché al Sud, destinato allo spopolamento, all’emarginazione ed alla riduzione demografica. In base a precise scelte dello Stato italiano, certamente… Allora, non è venuto il momento di dire BASTA a queste decisioni?” Quindi le conclusioni di Leonetti: Sempre più convinto che esiste un’altra soluzione a queste iniquità e truffe legalizzate di Stato (?), fino a quando durerà l’Unità d’Italia che truffa il SUD per continuare a renderlo COLONIA INTERNA. LIBERTÀ E INDIPENDENZA #DASOLI”.
Ricordiamo che tutti questi vergognosi scippi delle Regioni del Nord ai danni di Sud e Sicilia sono avallati dal Governo nazionale di Mario Draghi e, quindi, dai partiti politici che lo sostengono: Movimento 5 Stelle, PD, Lega, Forza Italia, Italia Viva e la ‘Sinistra’. Superfluo aggiungere che fino a quando i meridionali e i siciliani voteranno per questi partiti non ci sarà alcuna speranza per meridionali e siciliani. “Prima li chiacchierano e poi dicono che sono chiacchierati”, diceva Leonardo Sciascia a proposito di certi ipocriti. Parafrasando il grande scrittore siciliano possiamo dire che lo Stato italiano Nord-centrico prima deruba il Sud e la Sicilia (840 miliardi di euro di fondi che le Regioni del Nord hanno scippato alle Regioni del Sud e alla Sicilia dal 2000 al 2017: dato Eurispes), crea le condizioni per lo spopolamento con l’emigrazione dei giovani e poi si prende i soldi degli Asili nido perché nel 2035 – visto che i giovani meridionali e siciliani sono emigrati e continuano ad emigrare – ci saranno meno bambini! Davanti a uno Stato così banditesco e davanti a partiti politici che prendono ancora voti nel Sud e in Sicilia non resta che una via: la rivolta. Sì, serve una rivolta popolare contro queste continue vergogne. E la rivolta deve cominciare verso i parlamentari nazionali del Sud e della Sicilia che non si stanno opponendo a questa porcata: non bisogna voltarli più! Poi serve un nuovo soggetto politico che deve fare a meno dei finti meridionalisti che si limitano ad ‘abbaiare’ sulla rete, per poi affossare i veri tentativi di rivolta che – lo ricordiamo – deve cominciare nelle urne al momento del voto.