- “È evidente la disparità di trattamento tra chi vive in qualsiasi altra zona d’Italia, dove ci si può spostare autonomamente senza problemi”
Al Governo solo dilettanti della politica senza politica
“Dal 10 gennaio i passeggeri di età superiore ai 12 anni che attraversano lo Stretto di Messina o viaggiano da e verso le Isole Minori della Sicilia dovranno obbligatoriamente essere muniti di Green Pass rafforzato. Una vera e propria discriminazione per i siciliani ai quali viene negato il diritto alla mobilità. Evidentemente la Sicilia viene ritenuta una dependance del Paese”. È l’allarme lanciato dal gruppo parlamentare all’Assemblea regionale siciliana, Attiva Sicilia, a commento delle nuove disposizioni previste dal decreto-legge 229/2021 del 30 Dicembre. “In questo modo – si legge nella nota di Attiva Sicilia – viene penalizzato il fatto stesso di vivere in un’isola. È evidente la disparità di trattamento tra chi vive in qualsiasi altra zona d’Italia, dove ci si può spostare autonomamente senza problemi. Qui, invece, chi è obbligato a usare traghetti e aliscafi per spostarsi dovrà fare i conti con l’ulteriore penalizzazione dell’obbligo del Super Green Pass e senza avere alternative: chi vive in una delle Isole Minori della Sicilia non può certo attraversare il mare a nuoto! Analogamente vengono penalizzate tutte quelle persone che, quotidianamente, per motivi di lavoro, studio o salute attraversano lo Stretto: per compiere quei pochi chilometri che separano Sicilia e Calabria servirà il Super Green Pass, mentre da Reggio Calabria è possibile raggiungere Milano senza alcuna limitazione. A noi tutto ciò sembra una discriminazione”. Attiva Sicilia lancia quindi un appello al governo nazionale e a quello regionale: “Si ponga immediatamente un rimedio a questa stortura del decreto-legge, facendo in modo che ci sia una deroga all’uso del green pass rafforzato per chi dovrà spostarsi dalle isole minori siciliane e per chi deve attraversare lo Stretto. Ma si faccia anche presto: altrimenti il 10 gennaio si compirà l’ennesimo atto di emarginazione della nostra terra”.
Risponderà il presidente della Regione siciliana?
Una domanda su tale argomento l’ha posta nei giorni scorsi sulla propria pagina Facebook Giuseppe Li Rosi, tra i protagonisti dell’esperienza di Simenza: “Sono curioso di conoscere in quale posizione si pone il Presidente della Regione siciliana rispetto al fatto che dal 10 di Gennaio coloro che liberamente hanno scelto di non vaccinarsi, coloro che non possono vaccinarsi e coloro che non avendo ancora completato il loro ciclo vaccinale non potranno prendere il traghetto per recarsi fuori dalla Sicilia con la propria auto, non necessariamente per turismo, ma per visite mediche, studi universitari e quant’altro”.
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