Un post su Facebook del senatore della Repubblica Saverio De Bonis restituisce un po’ di verità sulla ‘validità’ del vaccino anti-Covid con la lettura dei dati ufficiali dell’ISS, sigla che sta per Istituto Superiore di Sanità
In terapia intensiva finiscono anche i vaccinati, anche se in minor numero rispetto ai non vaccinati
Un post su Facebook del senatore della Repubblica Saverio De Bonis restituisce un po’ di verità sulla ‘validità’ del vaccino anti-Covid con la lettura dei dati ufficiali dell’ISS, sigla che sta per Istituto Superiore di Sanità
Riprendiamo un post del senatore della Repubblica Saverio De Bonis, che, a proposito della crescita della pandemia in Italia con l’arrivo dell’Inverno, cita alcuni dati ufficiali dell’Istituto Superiore di Sanità. Sono dati che, con la forza dei numeri, raccontano la verità su vaccinati e on vaccinati. “I Report ufficiali dell’ Istituto Superiore di Sanità – scrive De Bonis – hanno sancito l’impressionante aumento dei casi di positività, ospedalizzazione, ricoveri in terapia intensiva e decessi anche tra coloro che hanno completato il ciclo di immunizzazione. Complice l’elevato numero di vaccinati, l’ultimo report attesta che ben sei casi di positività su dieci interessano vaccinati con ciclo completo, così come metà dei ricoveri in reparto ordinario e un terzo delle terapie intensive. Sempre l’ultimo report di Dicembre attesta 1.755 casi di decesso, di cui 1.033 a carico di ‘Vaccinati con almeno una dose’ (58%) e 722 casi a carico di “Non vaccinati” (42%). Un trend già iniziato a partire dal mese di Novembre 2021″.
In terapia intensiva finiscono anche i vaccinati, anche se in minor numero rispetto ai non vaccinati
“Da Luglio a Dicembre – scrive sempre il senatore De Bonis – si sono verificati 754 mila casi di contagio, di cui 385 mila a carico di ‘Non vaccinati” (51%) e poco meno di 369 mila (49%) a carico di ‘Vaccinati con almeno una dose’. Negli ultimi sei mesi, dunque, quasi un caso su due ha riguardato un italiano che aveva almeno iniziato il ciclo di immunizzazione, e in due casi su cinque chi lo aveva già completato.
Colpiscono anche i dati delle ospedalizzazioni. Sugli oltre 38 mila ricoveri, oltre il 38% (14.721 casi) hanno interessato i vaccinati con almeno una dose, e il 33% i vaccinati con ciclo completo. L’ efficacia del vaccino nel prevenire la malattia grave si nota soprattutto nei dati relativi alle terapie intensive, dove da Giugno a oggi sono finiti comunque un migliaio di italiani immunizzati, in un quarto dei casi totali con la seconda dose. Completa il quadro il dato dei decessi, con quasi un morto su due (2.592 su 5.500) già destinatario del vaccino. Nonostante l’illusione di essere al sicuro, negli ultimi sei mesi sono morti 2592 “immunizzati” (46,95%). E il trend di Novembre e Dicembre non è affatto incoraggiante. Un dato che non viene DIFFUSO ma che va calcolato dai rapporti ISS. E sono numeri destinati a crescere, perché si fermano ai primi di Dicembre, alla vigilia della impennata alla quale stiamo assistendo in questi giorni”.
Foto tratta da Regione Lombardia
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