Agriturismi in difficoltà per il Covid? Ettore Pottino: “Da me tante disdette. Chiudo tutto e riapro a Pasqua”

28 dicembre 2021
  • Imprenditore agricolo, titolare dell’agriturismo ‘Monaco di Mezzo’, Ettore Pottino ci racconta la pioggia fi disdette a causa del ritorno del virus: “Un disastro”

Non ci sono solo i titolari delle discoteche ad essere stati penalizzati dalla pandemia che è tornata a ‘mordere’ 

Ogni tanto le telefonate con Ettore Pottino vanno così: lo chiamiamo per chiedergli di una particolare questione e poi, per caso, lui accenna a qualcosa per caso e da lì arriva lo spunto per un articolo o per un’intervista. Anche oggi è andata così. ‘abbiamo chiamato per parlare di olio extra vergine di oliva (per la cronaca, l’azienda agricola di Ettore Pottino produce olio extra vergine di oliva in biologico). Poi, si sa, nel saluto c’è sempre la domanda: “Come vanno le cose?”. La sua risposta è stata tranciante: “Un disastro”. Ne è venuta fuori una chiacchierata di pochi minuti sul “disastro”. Da qui la nostra breve intervista. Con la premessa che Pottino, oltre a gestire un’azienda agricola, è anche titolare dell’agriturismo Monaco di Mezzo, dalle parti di Resuttano, ai piedi delle Madonie.

Allora Pottino, che sta succedendo? 

“Succede che fino a qualche settimana fa ci aspettavamo un Natale con il nostro agriturismo a pieno ritmo per tutte le vacane di Natale. Un mese di lavoro di preparazione, acquisto di merce e altre spese. Poi…”

Poi abbiamo scoperto che con la pandemia, per molte aziende, siamo sempre allo stesso punto.

“Purtroppo è così. In questi giorni registriamo disdette a tutta forza. Ripeto, un disastro. Abbiamo affrontato tante spese perché abbiamo calcolato di lavorare per tutte le vacanze di Natale. Tra l’altro con tutti gli accorgimenti anti-Covid per la sicurezza di tutti. E oggi siamo punto e a capo. E’ chiaro che così non si può lavorare”.

E’ una situazione generale per gli agriturismi in Sicilia? 

“Questo non lo so. Però ribadisco che in queste condizioni è impossibile lavorare. Per carità, sono il primo a riconoscere che il virus è insidioso ed è un problema. Ma c’è anche il problema delle aziende. Per i titolari di agriturismi, prepararsi al Natale con tante prenotazioni, significa affrontate spese. Oggi noi ci ritroviamo con le spese effettuate e con i mancati incassi dovuti alle disdette. Un doppio danno economico”.

Lo Stato e la Regione siciliana vi daranno una mano?

“Ce lo auguriamo. Anche se pure su questo aspetto non manca la confusione”.

Tra l’altro, se non ricordiamo male, la sua azienda ha dovuto affrontare una storia kafkiana

“Esattamente”.

Adesso che farà? 

“Sarò costretto a bloccare l’attività agrituristica. Mi dispiace, ovviamente, per il personale, ma non vedo altra soluzione. Chiuderemo tutto per riaprire il prossimo anno a Pasqua. A Dio piacendo, ovviamente”.

 

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