Leggiamo un comunicato stampa della Regione siciliana: “«Noi ci organizziamo per rafforzare, anzi raddoppiare, tutti i servizi territoriali, ma i cittadini devono darci una mano, accelerando con la terza dose e soprattutto con le nuove vaccinazioni, per chi ancora non ne ha fatto neppure una». Lo ha dichiarato l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, al termine della videoconferenza con i vertici della sanità territoriale siciliana, al PalaRegione di Catania. «Ci troviamo ad avere una crescita importante dei contagi – ha aggiunto l’assessore – come in ogni parte d’Italia. Abbiamo disposto di dare a tutti i drive-in un numero adeguato di biologi per poter rafforzare l’attività, quindi raddoppiare il numero dei drive-in in tutta la Sicilia, potendo così destinare i medici impegnati nell’emergenza alle visite domiciliari e alla somministrazione dei vaccini domiciliari. Dobbiamo prepararci ad accogliere a domicilio tantissime persone perché, come i bollettini recitano giornalmente, la gran parte di questi soggetti è asintomanica o paucisintomatica, ma comunque isolata a domicilio». In merito all’adozione di eventuali nuovi provvedimenti restrittivi in Sicilia, l’assessore Razza ha precisato: «Avremo possibilmente una nuova area di contagio, che è quella derivante da un numero significativo di soggetti over 60 che non hanno ancora fatto la terza dose. Per questo domani si riunirà il Comitato tecnico-scientifico della Regione, per aggiornare i criteri che riguarderanno la colorazione delle singole realtà comunali e quindi una rivalutazione del rischio. Valuteremo con il Comitato tecnico-scientifico se proporre al presidente della Regione l’adozione di ulteriori misure di contenimento dal virus. Ma la cosa più importante è il rispetto quasi maniacale delle regole. Si può fare molto, si può continuare a vivere in maniera ordinata, ma bisogna farlo con la dovuta attenzione, altrimenti si mandano a rischio le attività economiche»”. Qualche domanda all’assessore Razza e al Comitato tecnico scientifico: contro quale virus ci dovremmo vaccinare? Contro la variante Delta che sta per essere sostituita dalla variante Omicron? O contro la variante Omicron per la quale il vaccino non è stato ancora rimodulato? Oppure ci dovremmo vaccinare contro la variante Delta per poi, tra qualche mese, fare un altro vaccino – magari in doppia dose – contro la variante Omicron? E se poi arriverà una nuova variante ci dovremo vaccinare di nuovo, magari in doppia dose? Passeremo la vita a inseguire – con sempre nuovi vaccini – il virus che muta, senza venirne a capo?