“Prego, vuol ballare con me? Grazie, preferisco un tampon…”. No, non si balla più perché, nel nome del Covid, hanno chiuso le discoteche. In compenso c’è una grande confusione per i tamponi. Eh sì, gli assembramenti non sono ammessi nelle discoteche, ma per i tamponi di tante persone terrorizzate dalle notizie che arrivano dalla variante Omicron – 70 volte più contagiosa delle variante che sta per essere sostituita dalla nuova arrivata (parliamo della variante Delta) – ci si può anche assembrare. Così vogliono i governanti italiani le cui scelte, chissà perché – ora per i vaccini, ora per i tamponi – finiscono per favorire sempre chi opera nella sanità. Anche se non manca qualche altra stranezza. Stamattina, a Palermo, abbiamo provato a fare un’operazione in ben cinque Uffici postali. Ebbene, ressa ovunque. Non dentro gli Uffici postali, ma fuori. Certo, la ressa in ila fuori non è come la ressa dentro un locale chiuso. Però la gente era ammassata lo stesso, l’una accanto all’altra, alcuni con le mascherine, altri cole mascherine abbassate, altri ancora senza mascherine. In tanti intenti a parlare a meno di un metro di distanza. Insomma, gli unici luoghi pericolosi dove si rischia di prendere il Covid sono le discoteche…
Solo due domande al Governo nazionale e al Governo siciliano.
Prima domanda: si parla di lockdown solo per i non vaccinati, provvedimento – così raccontano (per chi ci crede, ovviamente) – che in Germania e in Austria avrebbero fatto crollare i contagi. Insomma, Presidente del Consiglio Mario Draghi e Presidente della regione siciliana, Nello Musumeci: se il lockdown per non vaccinati ha ottenuto risultati eccezionali in Germania e in Austria perché non lasciare andare in discoteca i ragazzi che, peraltro, avete fatto vaccinare con la promessa della libertà?
Seconda domanda: il Governo nazionale e il Governo siciliano stanno prevedendo aiuti concreti e veloci per i titolari delle discoteche, o hanno effettuato investimenti per rimettersi denaro e basta?