Sul Titanic

Il Coronavirus circa un anno e mezzo fa nelle dichiarazioni di Aberto Zangrillo, Matteo Bassetti e Fabrizio Pregliasco

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  • Oltre un anno e mezzo fa il virus sembrava scomparso

E’ importante rileggere oggi le dichiarazioni di ieri per capire cosa ci aspetta domani  

31 Maggio 2020, articolo del quotidiano Il Tempo sulla pandemia in Italia. Titolo: “‘Il Coronavirus è sparito’”. Bassetti e Pregliasco danno ragione a Zangrillo”. Stava per arrivare l’Estate e la scienza era ottimista. Nel corso della trasmissione televisiva Non è l’Arena, il talk domenicale condotto da Massimo Giletti su LA7, si parla di una dichiarazione rilasciata dal professore Alberto Zangrillo, direttore di Terapia Intensiva al San Raffaele di Milano, che qualche giorno prima aveva detto: “Il Coronavirus è sparito, qualcuno vuole terrorizzare il Paese”. E ancora: “Oggi è il 31 Maggio e circa un mese fa sentivamo epidemiologi temere per la fine del mese e inizio Giugno una nuova ondata e chissà quanti posti di terapia intensiva da occupare. In realtà il virus dal punto di vista clinico non esiste più. Questo lo dice l’università Vita e Salute San Raffaele, lo dice uno studio fatto dal virologo direttore dell’Istituto di virologia, il professore Clementi, lo dice il professor Silvestri della Emory University di Atlanta” (qui la dichiarazione del professor Zangrillo per esteso).  In televisione il direttore di Malattie Infettive dell’ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti, commentava le dichiarazioni di Zangrillo (dichiarazione ripresa da Il Tempo): “Non voleva dire che il Coronavirus non c’è più, intendeva dire che chi è affetto da Covid arriva in ospedale in condizioni meno gravi. È un dato di fatto. Il virus è mutato, questa è la sensazione di chi lavora sul campo. I virologi diranno perché e come è cambiato”. Il quotidiano Il Tempo – sempre il 31 Mario 2020 – riporta anche la dichiarazione di Fabrizio Pregliasco, epidemiologo dell’Istituto Galeazzi di Milano: “Ci siamo confrontati con Zangrillo ed è un’evidenza, ha ragione, ma dobbiamo restare vigili e prudenti perché di questo virus si scoprono sempre cose nuove. Ora siamo in grado di gestirlo meglio rispetto al passato”.

 

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