Anche noi, ieri pomeriggio, siamo finiti nella follia del traffico di Palermo. Venti minuti bloccati tra via Serradifalco e Piazza Principe di Camporeale. Dovevamo raggiungere lo svincolo di viale Lazio. Inutile imboccare la Circonvallazione, perché c’è il ‘tappo’ all’altezza di via Principe di Paternò. In genere percorriamo le vie parallele alla Circonvallazione, ma ieri era impossibile. Siamo riusciti a malapena, dopo oltre mezz’ora, a tornare a casa. Oltre 30 minuti per percorrere, sì e no, tre chilometri attorno al luogo dove abitiamo. Si intuiva che, al caos di ogni giorno, si era aggiunto altro caos. Infatti, tornando a casa e dando uno sguardo alla rete, abbiamo appreso, quasi in diretta, del caos all’altezza del Ponte Corleone “che pende e mai cadrà” (così si spesa, almeno) e del caos allo svincolo di viale Lazio. Alcuni nostri amici di Facebook, ieri sera, raccontavano di trovarsi bloccati nel traffico, chi da mezz’ora, chi da un’ora. Insomma, un pomeriggio da dimenticare. L’ideale, insomma, per chi dovrebbe effettuare gli acquisti natalizi… Di seguito raccontiamo perché dobbiamo fare i ‘complimenti’ al presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, e al sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.
Tra immondizia nelle strade (tutto sommato quest’anno sotto controllo al centro, meno nelle periferie) e buche, sempre nelle strade
Inutile sottolineare l’insufficienza di un’amministrazione comunale allo sbando totale, ormai incapace persino di garantire un minimo di vivibilità nei giorni di Natale. Anzi ieri sera un nostro amico intrappolato nel traffico ci faceva notare che, nella zona dove vive, per la prima volta l’immondizia accumulata su strade e marciapiedi è diminuita. “I cumuli ci sono sempre – ci raccontava al telefono – ma rispetto a due anni fa e all’anno scorso è paradiso. l’anno scorso e due anni fa c’erano anche problemi per arrivare sotto casa. Oggi, bene o male, i comuli di immondizia sono sotto controllo”. Anche dalle nostre parti c’è meno immondizia nelle strade. Ma altri nostri amici che vivono nelle periferie ci segnalano la solita musica: immondizia infinita. La novità di quest’anno è rappresentata dalle strade tutte buche. Il Comune di Palermo non ha il tempo di occuparsi della manutenzione delle strade, prima viene il Tram. Oggi bastano due giorni di pioggia intensa per far saltare il manto stradale. Le previsioni dicono che dopo Natale arriverà di nuovo la pioggia. Quanto durerà? Non si sa. Prepariamoci a nuove buche stradali.
Un bizzarro comunicato della Regione siciliana ci informa che a Palermo sono andati a gara i lavori per eliminare il ‘tappo’ sulla Circonvallazione. In realtà, come già ricordato, di ‘tappi’, sulla Circonvallazione di Palermo, ce ne sono due: uno nella parte orientale – i citato ponte Corleone pericolante ridotto a una corsia dopo anni di abbandono; e il già citato ‘tappo’ all’altezza di via Principe di Paternò, quasi all’altezza dello svincolo di viale Lazio. Quello che leggiamo nel comunicato del Governo siciliano è allucinante: “Stanno per essere affidati a Palermo i lavori di messa in sicurezza del Canale Passo di Rigano, lì dove il corso d’acqua sotterraneo attraversa viale Regione siciliana all’altezza di via Principe di Paternò. Il cedimento dell’asfalto, provocato dall’incapacità dell’alveo di contenere le piene ammalorando di conseguenza sponde e solai, ha reso necessaria la chiusura, oltre un anno fa, di un tratto dell’arteria che collega le autostrade per Trapani e Catania. L’intervento della Struttura commissariale contro il dissesto idrogeologico, che fa capo al governatore Nello Musumeci, ha permesso di sbloccare la lunga impasse. Proficua la sinergia con i tecnici del Comune e così gli uffici di piazza Ignazio Florio, diretti da Maurizio Croce (dovrebbero essere gli uffici della Regione siciliana ndr), hanno potuto programmare un intervento dall’importo globale di poco più di trecento mila euro e procedere alla pubblicazione della gara per la realizzazione delle opere necessarie. La data di scadenza per presentare le offerte è stata fissata al prossimo 19 gennaio. Subito dopo avverrà la consegna all’impresa aggiudicataria che nel giro di tre mesi potrebbe chiudere il cantiere, consentendo così la rimozione del ‘tappo’ che tanti disagi ha finora provocato agli automobilisti che percorrono la Circonvallazione. Dovrà essere demolita l’intera copertura sovrastante il canale e verrà sostituita da una struttura a scavalco resa solida da due file di pali con una profondità di quattordici metri, collegati in testa da travi. In tal modo potranno essere adeguatamente sopportati gli inevitabili aumenti di pressione che si verificano nei periodi di forti piogge, quando anche gli affluenti sovraccaricano il Passo di Rigano nella sua corsa sotterranea verso il mare dell’area portuale”.
Per effettuare un intervento di 300 mila euro che da un anno crea un caos indescrivibile in un punto nevralgico della Circonvallazione, il Comune di Palermo e la Regione siciliana hanno impiegato un anno! E ci vorranno, se tutto andrà bene, altre tre mesi di lavori. Non un intervento con il ricorso alla somma urgenza. Non in intervento per eliminare un’emergenza, ma una riflessione ‘filosofica’ sull’epistemologia stradale e sui corsi d’acqua sotterranei che attraversano Palermo. E il bello è che, invece di andarsi a nascondere diramano un comunicato stampa dai toni trionfalistici come a dire: “Per un anno vi abbiamo fatto soffrire, siete rimasti incolonnati sciupando il vostro tempo, ma ora siamo finalmente arrivati e fra tre mesi, se non interverranno intoppi (a Palermo, si sa, con l’acqua sotterranea non si può mai dire: vedi i lavori per il Passante ferroviario e l’acqua mista a fogna di piazza della Pace…), forse elimineranno il ‘tappo’. godetevelo per questi ultimi giorni di Natale…”. ‘Complimenti vivissimi’ al Governo regionale e al Comune di Palermo: la dimostrazione matematica che in Sicilia e, soprattutto a Palermo, non abbiamo dove andare…
Foto tratta da Diretta Sicilia