Non è facile capire cosa succede nel complicato mondo dei trasporti via mare tra la Sicilia e le isole che la circondano, dette impropriamente Isole Minori. Allo stato attuale dei fatti si sa che i bandi per l’affidamento del servizio sono andati deserti e che, dopo una mezza sceneggiata, il servizio è stato affidato con una proroga di nove mesi agli attuali gestori: Caronte & Tourist (trasporti con le navi) e Liberty Lines (trasporti veloci). Si tratta della seconda proroga dopo quella del 2021, cioè dell’anno che sta per finire. Un’altra notizia la leggiamo in una lettera che tre sindaci (il sindaco delle Egadi, Francesco Forgione, il sindaco di Leni, Giacomo Montecristo, e il sindaco di Santa Marina di Salina, Domenico Arabia, hanno inviato alle varie autorità (per la cronaca, Leni e Santa Marina di Salina sono due dei tre Comuni dell’isola di Salina, nelle Eolie, il terzo Comune è Malfa). La lettera è stata inviata al Governo nazionale, al Governo siciliano, all’Associazione nazionale dei sindaci delle isole minori e ai sindaci delle ‘altre isole che circondano la Sicilia.
“Facciamo seguito – leggiamo nella lettera – alla nota del Comune di S. Marina Salina, prot. n. 10475 del 14.12.2021, inviata al Ministero dei Trasporti, all’Ass.to regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, alla Prefettura di Messina e per conoscenza agli altri Enti in indirizzo, per rappresentare congiuntamente la preoccupazione della rimodulazione degli assetti marittimi di cui alla convenzione in oggetto a partire dal prossimo 1° gennaio sia per i collegamenti navali che per i collegamenti veloci d’interesse statale. Da quanto appreso, come anche riscontrabile nei portali delle compagnie di navigazione interessate, il settore Eolie e delle isole Egadi, vedranno la riduzione dei mezzi impiegati nel periodo invernale con conseguente peggioramento degli itinerari orari. A tale proposito si ritiene necessario ribadire che la mobilità degli abitanti delle Isole da e verso la terraferma o inter isole, può essere esercitata esclusivamente mediante collegamenti marittimi, indispensabili per garantire il diritto alla mobilità e la continuità territoriale. La riduzione dei mezzi e conseguente rimodulazione degli orari che comportano riduzione di corse rappresentano un forte disagio per gli utenti e in particolare per pendolari, studenti, lavoratori, ecc., oltre che per il trasporto delle merci e degli autoveicoli, mettendo a rischio anche la regolarità dei
rifornimenti di prodotti di prima necessità”. Non è la prima volta che registriamo queste preoccupazioni da parte degli abitanti delle isole che circondano la Sicilia. E non riusciamo a capire cos’ha combinato e cosa sta combinando l’assessore regionale responsabile del controllo di questo servizio: si tratta di Marco Falcone, assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti (precisiamo che il controllo di questo servizio spetta alla Regione). Ogni tanto leggiamo di viaggi dell’assessore Falcone nelle isole per tranquillizzare gli abitanti e dire che tutto va bene, poi però continuiamo a registrare proteste da parte degli amministratori pubblici delle Isole Minori della Sicilia.
“Modificare l’impianto attuale dei collegamenti marittimi d’interesse statale – prosegue la lettera – dopo la gara riguardante l’affidamento dei servizi integrativi d’interesse regionale, andata deserta, e senza un maggior approfondimento specifico con le Amministrazioni locali interessate, che sempre meno vengono coinvolte sia dallo Stato che dalla Regione nelle decisioni che riguardano i propri residenti, rischia di compromettere ulteriormente le già precarie condizioni sociali ed economiche e favorire il fenomeno di abbandono di questi territori insulari da parte della popolazione e in particolare da parte dei giovani. Le nostre isole, ove lo Stato è sempre più assente per il continuo taglio dei servizi statali nei territori insulari (per ultimo recentemente nelle isole Eolie è stato soppresso l’Ufficio di Registro), non possono essere oggetto di ulteriori tagli soprattutto in tema di mobilità. In ragione di quanto sopra, si chiede, ancora una volta, ai competenti Uffici della Regione Siciliana in indirizzo di voler sospendere l’applicazione dei nuovi itinerari orari e all’Assessore delle Infrastrutture e della Mobilità un incontro urgente di presenza per poter affrontare congiuntamente tale importante problematica, atteso che queste Comunità Isolane non possono subire ulteriori tagli che aggraverebbero i disagi al già precario equilibrio sociale di queste popolazioni. Si chiede altresì al Presidente del Consiglio de Ministri, all’on.le Ministro per la Coesione
Territoriale e al Presidente della Regione Siciliana un loro autorevole personale interessamento, affinché le riduzioni paventate non vengano applicate prima che i Sindaci delle isole interessate non vengano consultati in merito. Sicuri dell’interessamento richiesto da parte delle SS.LL., auguriamo buone feste con la speranza che anche queste popolazioni le possano passare con più serenità e certezza per il loro futuro, soprattutto i giovani costretti sempre di più ad abbandonare queste isole per il peggioramento delle condizioni sociali legati all’insularità”.
La nostra sensazione è che i costi del servizio stiano aumentando, se è vero che sono aumentati i costi dei carburanti (il servizio di trasporto via mare tra la Sicilia e le isole che la circondano sembra non venga effettuato con le banche a vela…). Ebbene, la nostra sensazione è che, all’aumento dei costi, si stia rispondendo con una riduzione del servizio. Forse la prima cosa che dovrebbe fare l’amministrazione regionale è verificare a quanto ammonta l’aumento effettivo dei costi ed, eventualmente, aggiornare il contributo. Il calcolo, ovviamente, andrebbe effettuato considerando anche gli effetti dei due anni di pandemia, ovvero verificando se in questi due anni pandemici le aziende che gestiscono il servizio abbiano goduto di risparmi o abbiano affrontato maggiori costi. Possibilmente ascoltando anche i sindacati. L’unica cosa che non va fatta – l’assessore Falcone ne converrà – è tagliare i servizi, come denunciano i tre sindaci.