Sul Titanic

Sarà il “Terzo Polo” centrista l’ago della bilancia nell’elezione del nuovo Presidente della Repubblica

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  • Sembrava scomparso, invece il ‘centrismo’ è sempre più presente nella politica italiana 
  • In questo scenario l’elezione del Capo dello Stato rischia di essere un grande mercato, tale da nobilitare persino il suk arabo

di Enzo Guarnera
riceviamo e pubblichiamo

Sembrava scomparso, invece il ‘centrismo’ è sempre più presente nella politica italiana 

Nella politica italiana qualcuno discute di “Terzo Polo” centrista. In questi giorni un quotidiano nazionale ne elenca le possibili formazioni che lo compongono e alcuni loro principali esponenti. Eccoli.
– Italia Viva: Maria Elena Boschi, Teresa Bellanova. Renzi a parte!
– Noi con l’Italia: Vittorio Sgarbi.
– Coraggio Italia: Emilio Carelli.
– Autonomie: Pierferdinando Casini.
– Azione: Carlo Calenda.
Ne mancano altri. In tutto sono una dozzina di sigle.

In questo scenario l’elezione del Capo dello Stato rischia di essere un grande mercato, tale da nobilitare persino il suk arabo

In Sicilia hanno partecipato ad un incontro di “Noi con l’Italia” Maurizio Lupi, Antonello Antinoro, Saverio Romano, Totò Cuffaro. Sembra che la intera galassia dei c.d. centristi possa contare oltre 100 parlamentari. Primo obiettivo prossimo venturo è quello di fare da ago della bilancia nella elezione del Presidente della Repubblica. Le buone scelte sono frutto della qualità delle persone. Conosco la storia personale, politica e talora anche giudiziaria di alcuni di quanti elencati sopra. Personalmente, per ragioni diverse, con nessuno di loro andrei a consumare qualcosa al bar. Di nessuno mi fido. Tutti li reputo affetti da protagonismo e ansia di potere fine a se stesso. In latino si dice: agire “pro domo sua“! Nessun progetto e programma comuni per il Paese, tranne uno: mantenere, in qualsiasi modo, la poltrona.
Con tali premesse la prossima elezione del Capo dello Stato, tra poco un mese circa, rischia di essere un grande mercato, tale da nobilitare persino il suk arabo. Una cosa comunque è certa: nessuno vuole le elezioni anticipate. Con la diminuzione dei parlamentari nella prossima legislatura occorre tempo per mettere a punto il grande gioco delle candidature. Temo che ci attendano tempi bui, e che assisteremo ad uno spettacolo vergognoso. In tutto questo preoccupa, ancora di più, un dato: gli italiani, assuefatti e sfiduciati, come le famose stelle di Cronin, STARANNO A GUARDARE!

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