In questa settimana c’era attesa per una riunione del centrodestra a Roma per decidere chi dovrà essere il candidato sindaco di Palermo alle prossime elezioni comunali, previste per la prossima Primavera. Tutto – così abbiamo letto qua e là – è stato rinviato a dopo le vacanze di Natale. Ebbene, a nostro avviso, il nome del candidato sindaco del capoluogo della Sicilia del centrodestra verrà fuori dopo l’elezione del nuovo presidente della Repubblica, prevista a metà del prossimo mese di Gennaio. Perché pensiamo questo? Perché, in questo momento, mettiamola così, tutte le energie di questa parte politica sono concentrate su questo passaggio politico-parlamentare. Noi, in verità, abbiamo sempre pensato che, per il Quirinale, il centrodestra avrebbe puntato sull’attuale presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati. Ebbene, dobbiamo ammettere che ci siamo sbagliati, perché a quanto pare il candidato del centrodestra per la presidenza è Silvio Berlusconi. Noi pensavamo a un esponente di Forza Italia, la citata Casellati; in realtà, è il leader degli azzurri che sta provando la scalata al Quirinale.
Non sappiamo se Berlusconi ce la farà. Ma il fatto che già da qualche settimana si moltiplicano le dichiarazioni che provano, in un modo o nell’altro, a ‘stoppare’ la candidatura del leader di Forza Italia ci dice che l’ex Cavaliere sta puntando dritto sulla più alta carica dello Stato. Lo scenario è complicato ed è per questo che non pensiamo ci sia molto spazio, nel centrodestra, per sciogliere il nodo di Palermo. L’oggetto di questo articolo non è il nome del possibile nuovo capo dello Stato; anche se è chiaro che, nell’elezione del nuovo presidente della Repubblica un ruolo centrale lo giocheranno i fuoriusciti dal Movimento 5 Stelle – che in questa legislatura hanno dato vita al più ampio gruppo misto nella storia della Repubblica italiana – e ai renziani. Partita difficile, con Berlusconi che si è sempre dimostrato molto abile nel gioco parlamentare, con i parlamentari di Italia Viva, capeggiati da Matteo Renzi, che nella partita per il Quirinale si giocano la loro possibile rielezione in Parlamento. Quanto al possibile candidato sindaco di Palermo del centrodestra, noi vediamo solo due candidati: l’attuale assessore regionale alla Formazione professionale e alla Scuola, Roberto Lagalla, e l’ex presidente del Parlamento siciliano, Francesco Cascio. Ci sarebbero altri possibili candidati di spessore in questo schieramento politico, come Saverio Romano e l’avvocato Francesco Greco; ma noi abbiamo la sensazione che a giocarsi la partita siano i primi due.
Del centrosinistra di Palermo non sappiamo molto. Da quello che si legge in giro PD, grillini e Sinistra comune dovrebbero andare insieme. Non ci sembra a giudicare anche dalla fallimentare esperienza dell’attuale amministrazione comunale del sindaco uscente Leoluca Orlando – che il centrosinistra abbia molte carte da giocare. Con molta probabilità, questo schieramento politico cercherà di limitare i danni provando a conquistare quanto più seggi possibili in Consiglio comunale: cosa, questa, che non dovrebbe avvantaggiare i grillini, ormai in caduta libera. Noi non crediamo alla candidatura a sindaco di Palermo del parlamentare nazionale di Italia Viva, Davide Faraone, perché non riusciamo a capire quali forza politiche dovrebbero sostenerlo e, soprattutto, chi dovrebbe votarlo. Chi si sta conquistando un certo spazio è l’europarlamentare Francesca Donato, che ha già lanciato la propria candidatura a sindaco di Palermo. La Donato ha messo in rete un video che sta girando bene. Alla fine – da quello che si può intuire – non è da escludere che i sicilianisti e gli indipendentisti possano convergere sulla Donato, che potrebbe configurarsi come l’unica alternativa alla vecchia politica di centrodestra e centrosinistra. Vero è che i palermitani – soprattutto alle elezioni comunali – non sono mai stati innamorati delle novità. C’è da dire, però, che a turno, centrodestra e centrosinistra hanno governato la città senza brillare; soprattutto l’attuale esperienza di Orlando è stata devastante. Chissà, magari i palermitani, per una volta, potrebbero anche cambiare registro…
Foto tratta da Libertà Sicilia