Oggi sciopero generale di Cgil e Uil: si apre una stagione di lotte o di accordi al ribasso con il Governo Draghi?/ MATTINALE 511

16 dicembre 2021
  • Per rispondere a questa domanda bisognerà aspettare l’incedere degli eventi: se saranno rose fioriranno, se sarà una sceneggiata saranno le solite Cgil e Uil che si ricongiungeranno con la solita ‘inciucista’ Cisl 

In ogni caso godiamoci la giornata: sapere che ci sono manifestazioni contro il Governo delle banche e della finanza di Draghi è sempre una bella notizia. Soprattutto al Sud e in Sicilia

Oggi sciopero generale proclamato da Cgil e Uil (la Cisl non sciopera: sarebbe stato strano il contrario). Manifestazioni in cinque città italiane: Palermo, Roma, Milano, Cagliari e Bari. Ancora non è chiaro se questo sciopero aprirà una stagione di lotte contro il Governo delle banche e dei ‘pirati’ della finanza di Mario Draghi, o se sarà una mezza recita che prelude a un accordo al ribasso con lo stesso Governo Draghi: insomma, un contentino per i lavoratori ancora iscritti in queste due organizzazioni sindacali e, soprattutto, per i pensionati e futuri pensionati, che ormai rappresentano la maggioranza degli iscritti di Cgil e Uil. La battaglia sulle pensioni sarà la cartina al tornasole per capire qual è la vera posizione di queste due organizzazioni sindacali sempre meno popolari e sempre meno credibili. Draghi, piazzato a Palazzo Chigi dai massoni e ‘predoni’ dell’Unione europea dell’euro, ha deciso che l’Italia deve tornare alla legge Fornero: tutti in pensione a 67 anni per poi passare a 70 anni. Il pensionamento a 70 anni va inquadrato in uno con il peggioramento della sanità pubblica italiana che, in prospettiva, dovrebbe ‘sfoltire’ la massa di futuri pensionati… Questo, ovviamente, se l’Unione europea dell’euro resterà in piedi. Il segretario politico di Siciliani Liberi, Ciro Lomonte, ipotizza la fine dell’Unione europea, che a suo avviso potrebbe essere a breve travolta da una crisi economica e monetaria. Uno scenario che potrebbe materializzarsi a breve, durante i giorni dell’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. A nostro modesto avviso, la Ue, oltre che dall’inflazione ‘galoppante’, dovrà vedersela pure con la pandemia gestita all’insegna della tutela degli interessi delle multinazionali farmaceutiche e dai cambiamenti climatici che, ancora oggi, vengono sottovalutati. In ogni caso, oggi è un giorno positivo: tutto ciò che va contro il Governo Draghi va salutato con gioia, soprattutto al Sud e in Sicilia, trattandosi del Governo più antimeridionale e più anti-siciliano del Governo Renzi e del PD: il che è dire…

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