- Rispetto alla proroga dello scorso anno c’è, però, una novità un po’ strana: la proroga è di nove mesi e non si un anno. E il prossimo anno, a Novembre, si vota per le elezioni regionali…
- La nostra sensazione è che la proroga abbia incontrato difficoltà nel Governo (leggere tra i partiti che sostengono il Governo di Nello Musumeci)
- Eliminate le penalizzazioni per le due società che gestiscono il servizio in caso di problemi: di fatto Caronte & Tourist e Liberty Lines (e i politici che li appoggiano), in questa prima fase, hanno vinto su tutta la linea
Rispetto alla proroga dello scorso anno c’è, però, una novità un po’ strana: la proroga è di nove mesi e non si un anno. E il prossimo anno, a Novembre, si vota per le elezioni regionali…
Come previsto dal copione, è arrivata la proroga del servizio di collegamento Sicilia-Isola Minori per la Caronte & Tourist (collegamenti con le navi) e per la Liberty Lines (collegamenti veloci). E’ la seconda proroga consecutiva con una piccola differenza: nel Dicembre del 2020 il servizio è stato prorogato per tutto il 2012 (cioè per l’anno che si sta concludendo); per il 2022 – cioè per il prossimo anno – la proroga è di nove mesi. Non si tratta di un particolare che passa inosservato, perché il prossimo anno andranno in scena le elezioni regionali siciliane. Si voterà a Novembre. Da quello che abbiamo capito, nei nove mesi di proroga del prossimo anno il Governo regionale dovrebbe riscrivere i bandi per l’affidamento del servizio che sono andati deserti. In questa storia – che in effetti sta diventando un po’ strana – ci sono elementi che farebbero pensare a una recita (i bandi che vanno deserti, le lamentele a destra e a manca), ma ci sono anche elementi che farebbero pensare a posizioni politiche all’interno della Giunta regionale presieduta da Nello Musumeci. Proviamo a illustrare quali potrebbero essere i ‘giochi’ in atto.
La nostra sensazione è che la proroga abbia incontrato difficoltà nel Governo (leggere tra i partiti che sostengono il Governo di Nello Musumeci)
Sul fatto che il ‘boccone’ dei collegamenti marittimi tra la Sicilia e i sui arcipelaghi detti impropriamente Isola Minori – 100 milioni all’anno di contributi tra Stato e Regione più gli incassi di biglietti e abbinamenti – sia un fatto consociativo non ci sono dubbi: non ricordiamo, infatti, interventi particolarmente incisivi di parlamentari dell’Assemblea regionale siciliana o di parlamentari nazionali (Mutu a cu sapi’u iocu, si usa dire in Sicilia); ma che ci sia un rapporto privilegiato tra i ‘navigatori’ e Forza Italia questo è altrettanto noto. Per questo stupisce un po’ la proroga di nove mesi: da qui il dubbio di posizioni diverse all’interno del Governo regionale, e da qui la proroga in verità un po’ strana. Che succederà a Settembre, o forse prima di Settembre? Forse c’è chi pressa per un nuovo bando, da pubblicare magari nei primi mesi del prossimo anno? La nostra sensazione è che il ‘fuori gioco’ che nei anni passati ha messo da parte la Compagnia delle Isole, costretta a cedere il servizio, non è mai stata dimenticata. La Compagnia delle Isole, che ai tempi del Governo regionale di Raffaele Lombardo, si era aggiudicata il servizio, è stata sostituita dalla SNS, Società di Navigazione Siciliana. Società che è stata poi ‘spacchettata’, con l’affidamento del servizio alle due società che davano vita a alla SNS: Caronte & Tourist e Liberty Lines. Inghippi strani che, ancora oggi, potrebbero avere un certo peso.
Eliminate le penalizzazioni per le due società che gestiscono il servizio in caso di problemi: di fatto Caronte & Tourist e Liberty Lines (e i politici che li appoggiano), in questa prima fase, hanno vinto su tutta la linea
Ah, dimenticavamo: a quanto pare, le penalizzazioni in caso di problemi che erano state previste per le due società che gestiscono il servizio e alle quali è stata concessa la proroga di nove mesi sono state eliminate. E’ noto che il servizio, quest’anno, non è stato esente da problemi e da polemiche. Le penalizzazioni erano state decise – o almeno così sembrava – dal Governo regionale. Da qui l’irrigidimento delle due società che avrebbero fatto capire di essere disposte anche ad abbandonare il servizio. Così la Regione siciliana è tornata sui propri passi e ha eliminato le penalizzazioni. Anche questa storia è stata una recita o una cosa vera? Vattelappesca!
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