Le strade di Palermo dopo un paio di giorni di pioggia piene di buche: si può gestire così la quinta città d’Italia?/ MATTINALE 509

13 dicembre 2021
  • Ma un minimo – non diciamo tanto, ma almeno un minimo – di amor proprio e di amore verso la città esiste tra gli attuali amministratori comunali? 
  • Via Messina Marine ridotta a un letto di dolore
  • Si aprono i cantieri, si sfasciano le strade e poi si getta uno strato di pietrisco e catrame e come finisce si racconta. Il vero problema è che nessuna autorità censura questi comportamenti odiosi verso i cittadini 

Ma un minimo – non diciamo tanto, ma almeno un minimo – di amor proprio e di amore verso la città esiste tra gli attuali amministratori comunali? 

“Un residente segnala la vergognosa e pericolosissima situazione di via Majelli, zona via Serradifalco, totalmente sventrata da profonde buche. Chiediamo la messa in sicurezza della strada o la chiusura al traffico, a salvaguardia della sicurezza e della pubblica incolumità”. Così leggiamo n una nota del presidente dell’Associazione Comitato Civici di Palermo, Giovanni Moncada. Della strada dissestata di via Giuseppe Majelli abbiamo scritto nel MATTINALE dello scorso 9 Dicembre, dove raccontiamo di una “Palermo città a perdere tra strade a pezzi, invasione di mezzi pesanti, munnizza e Tram che inquina“. Ma quello che abbiamo visto e sopportato ieri mattina – Domenica 12 Dicembre – è semplicemente incredibile. Ieri Palermo veniva fuori da due giorni di pioggia. Nessun temporale, solo una pioggia insistente, nulla di più. Ci sono stati gli allagamenti: ma questo ormai fa parte dello stato ordinario della città, come la munnizza abbandonata nelle strade, il cimitero di Santa Maria dei Rotoli con le bare in attesa di sepoltura, interi quartieri al buio, il Tram che gira a quasi vuoto e via continuando. Ieri c’era una novità: dopo due giorni di pioggia insistente, in tante strade della città, sono spuntate buche spaventose. Perché diciamo spaventose? Perché non vederle – quando piove (e ormai piove quasi sempre) o di sera costituiscono un pericolo per gli automobilisti e per chi si avventura con la moto, con la bicicletta o con il monopattino. Da ieri ad oggi è stato fatto qualcosa?

Via Messina Marine ridotta a un letto di dolore

Esageriamo? Ieri mattina – non sappiamo stamattina – la via Messina Marine era un letto di dolore: buche, buche e buche. In particolare, ce nera una oggetto forse di un intervento del Comune (così almeno ci auguriamo). Si trova nel bel mezzo della strada, a due passi dall’ospedale Buccheri La Ferla. Ieri mattina ad avvertire gli automobilisti c’erano i Vigili urbani. La buca è o era pericolosa (non sappiamo se è stata coperta), ma non era la sola. Altre buche si incontrano nelle strade laterali al Tribunale, nella strada che da Piazza San Francesco di Paola conduce al mercato storico del Capo, per non parlare di via Volturno, strada, quest’ultima, che cade a pezzi da anni senza che qualche ‘autorità’ abbia mai adottato qualche provvedimento. La strafottenza della pubblica amministrazione per questa strada che conduce al Teatro Massimo è pressoché totale. Ci ha colpiti, sempre ieri mattina, vedere due Vigili urbani feri davanti una buca in via Dante, un centinaio di metri prima di Piazza Principe di Camporeale.

Si aprono i cantieri, si sfasciano le strade e poi si getta uno strato di pietrisco e catrame e come finisce si racconta. Il vero problema è che nessuna autorità censura questi comportamenti odiosi verso i cittadini 

Le buche nelle strade che abbiamo descritto sono una piccola frazione di quello che abbiamo visto ieri. Va detto che due giorni di pioggia intensa non possono essere responsabili delle buche che si sono formate in tante strade della città. Due giorni di pioggia intensa hanno semplicemente messo a nudo lo stato di abbandono in cui versano le strade di Palermo. Un abbandono totale, una strafottenza senza limiti né confini. Lo ribadiamo ancora una volta: è normale che la città venga percorsa, cinque giorni su sette, ma mezzi pesanti di tutte le specie? Questi mezzi pesanti mettono o no a dura prova le strade cittadine già tenute male? A nessuno interessa tale argomento? Lo scorso 9 Dicembre abbiamo raccontato quello che abbiamo vissuto, in diretta, in via Majelli, visto che abitiamo in questa zona e visto che percorriamo questa strada ogni qual volta siamo costretti ad utilizzate l’automobile. Un bel giorno da questa strada on si passava più: lavori in corso. Va bene, può succedere. Qualche giorno dopo siamo rimasti sbigottiti nel vedere che chi aveva sventrato la strada per effettuare i lavori si era limitato a chiuderla alla buona, gettando uno strato di pietrisco e catrame. Dopo qualche giorno di pioggia – e ormai, lo ribadiamo, piove spessissimo – via Majelli era piane di buche! Nessun rispetto per le persone che abitano in questa via, nessun rispetto per migliaia di automobilisti che, ogni giorno, passano da questa strada. Che schifo!

Foto tratta da Libertà Sicilia

 

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