Covid: nel Regno Unito si sta passando dal ‘liberi tutti’ ad ‘allerta 4’. Nel paese dove non sono certo mancati i vaccini anti-Covid lo scenario sanitario peggiora di giorno in giorno. Quello che lo corso Luglio ha riaperto tutte le attività, al secolo Boris Johnson, capo del Governo, annuncia: “Sta arrivando un’ondata di marea. La variante Omicron può farvi male”. Così leggiamo su Investire Oggi, che riporta anche una dichiarazione del National Health Service (NHS), stando alla quale “la variante Omicron si sta diffondendo molto più velocemente di Delta2, con la protezione del vaccino che “nei confronti dell’infezione sintomatica provocata dalla nuova variante è ridotta”. Domanda da cento punti: in un virus ad alte deriva antigenica le varianti non sono la normalità? Dobbiamo pensare che chi si è inventato i vaccini anti-Covid l’ha fatto con l’obiettivo di propinare alla popolazione tre, quattro, cinque vaccini all’anno in ragione delle varianti che matematicamente si presenteranno all’appello? I cervelli funzionano ancora o sono quasi tutti all’ammasso? Insomma, due vaccinazioni in meno di un anno non bastano più: ci vuole la terza vaccinazione (per la gioia delle case farmaceutiche…). Nel Regno Unito si parla di 5 mila ricoveri al giorno. Stranamente, ormai da qualche settimana, non ci sono spiegazioni sulla ‘qualità’ dei ricoveri: ovvero se in ospedale finiscono solo i non vaccinati, o in maggioranza i vaccinati, o se ci finiscono tutti, vaccinati e non vaccinati. Chissà perché, in questo momento, questa informazione non va molto di moda…
“Al momento – leggiamo su Investire Oggi – non è chiaro se questa variante possa causare o meno una malattia più grave, ma secondo il premier Johnson farebbe ammalare gravemente come le altre, per cui è fondamentale procedere alla terza dose. Entro fine mese, infatti, Omicron dovrebbe rappresentare almeno il 50% dei casi in UK. Solo nelle ultime 24 ore, sono stati registrati 633 casi nel Regno Unito, almeno il 50% in più rispetto al giorno prima come ha comunicato l’agenzia per la sicurezza sanitaria nazionale”. E negli altri Paesi europei? Casi in aumento ovunque, anche se i ritmi di crescita delle infezioni sono più lenti. In Italia – che pure ha vaccinato il 90% dei cittadini, più Green pass, Super Green pass e chi più ne ha, più ne metta – sono attesi per Natale 30 mila contagi al giorno. E si parla – addirittura! – di ritorno alle chiusure, come ai tempi del Governo di Giuseppe Conte. E se qualcuno chiede come sia possibile che con tutti questi vaccinati e con tutte le restrizioni in Italia la situazione si sia aggravata così – e non siamo ancora entrati in Inverno – la risposta è: “Se non ci fossero stati i vaccini anti-Covid chissà cosa sarebbe successo…”. Inutile ricordare che, in termini scientifici, i “se” fanno solo sorridere. Ma in una realtà dove ci dicono che “dobbiamo avere fiducia nella scienza” – soprattutto nella scienza dei vaccini anti-Covid della multinazionali farmaceutiche, presentati come elementi a metà strada tra le Sante Messe e l’Elisir di lunga vita di alchemica memoria – non c’è più di cosa stupirsi… Ultima domanda: che cosa succederà in Inverno?