Ricordate l’articolo che abbiamo scritto lo scorso 13 Luglio riprendendo una dichiarazione che il docente di Microbiologia, Andrea Crisanti, ha rilasciato a Radio Cusano Campus? Ebbene, oggi la riprendiamo, perché le spiegazioni-previsioni del professor Crisanti potrebbero essere la spiegazione di quello che sta succedendo in queste ore in Inghilterra. Rileggiamo cosa ha detto il microbiologo circa cinque mesi fa: “Il mondo non ha la capacità di aggiornare i vaccini alle varianti alla velocità con cui muta SARS-CoV-2… Per riformulare il vaccino occorrono un paio di mesi e mezzo anno per distribuirlo, ma nel frattempo il virus ha galoppato. Una cosa è vaccinare centinaia di migliaia di persone all’anno per l’influenza, altra cosa è vaccinare ogni anno decine di milioni di persone”. Ecco quanto scrivevamo noi a commento delle parole del professor Crisanti: “In parole semplici, ‘inseguire’ un Coronavirus con i vaccini è come soffiare nel vento. Sicuramente conviene alle multinazionali farmaceutiche che producono e vendono i vaccini anti-Covid, multinazionali che oggi condizionano i Governi, l’informazione e i social, ma non ha alcun senso sotto il profilo scientifico. Perché i Coronavirus, per definizione, mutano a ritmo continuo e producono varianti che sfuggono ai vaccini, come sta succedendo nel Regno Unito e in Israele”.
Vediamo adesso che cosa sta succedendo in Inghilterra in queste ore, dove, il premier Boris Johnson sta ripristinando le restrizioni. Ebbene, in Inghilterra, nell’Aprile del prossimo anno, si potrebbero materializzare 75 mila morti. Il dato lo ha reso noto la London School of Hygiene&Tropical Medicine. Il quotidiano La Sicilia cita il Guardian: “Si prevede un’ondata che potrebbe portare a oltre 2.000 ricoveri al giorno e 24.700 decessi da dicembre al 30 aprile 2022. Nel peggiore fino a 74.800 morti”. Di mezzo c’è la variante Omicron, all’inizio sopravvalutata, poi sottovalutata e, adesso, considerata di nuovo pericolosa. Il Guardian, anche nello scenario più ottimistico, ipotizza un’ondata di infezioni che potrebbe portare ad un totale di circa 175 mila ricoveri ospedalieri e 24 mila e 700 decessi tra il primo Dicembre di quest’anno e il 30 Aprile del prossimo anno (lo scenario peggiore ipotizza, come già accennato, quasi 75 mila decessi e quasi 500 mila ricoveri ospedalieri). La situazione dovrebbe migliorare se verranno introdotte restrizioni: mascherine, lavoro da casa e le immancabili terze dosi di vaccino. Ricordiamo che Eric Feigl-Ding, componente anziano della Federation of American Scientists, ha affermato a chiare lettere che, con la variante Omicron, il mondo potrebbe essere davanti a una “pandemia 2.0”.
Inevitabile la domanda: ma ‘sti vaccini anti-Covid funzionano? L’Inghilterra è un Paese dove i vaccinati non sono certo pochi: anzi. Ed è il Paese dove, proprio grazie all’alto numero di vaccinati, il Governo, a partire dal Luglio scorso, ha eliminato tutte le restrizioni, partendo dal presupposto che i vaccinati, anche se colpiti dal virus, non sarebbero finiti in ospedale, perché è questo il messaggio forte lanciato dalle multinazionali farmaceutiche che producono i vaccini anti-Covid: i vaccinati possono stare tranquilli perché, anche se si dovessero infettarsi, non finiranno in ospedale e, meno che mai, nei reparti di terapie intensiva. A rischio – questo si diceva la scorsa Estate anche in Inghilterra – sono solo i non vaccinati, che in Inghilterra sono un’esigua minoranza. Oggi il premier Boris Johnson e i suoi consulenti scientifici si stanno ‘rimangiando’ tutto e stanno tornando alle restrizioni pesanti. E siccome non si parla più di differenza tra vaccinati e non vaccinati, se stanno chiudendo di nuovo quasi tutto è perché a rischio – con l’arrivo della variante Omicron – sono tutti, vaccinati e non vaccinati. E poi che succederà? Le multinazionali farmaceutiche, ovviamente, diranno, anzi lo stanno già dicendo, che saranno pronti, a breve, nuovi vaccini o vaccini ‘aggiornati’ contro la variante Omicron. Tornano le parole del professor Crisanti: “Per riformulare il vaccino occorrono un paio di mesi e mezzo anno per distribuirlo, ma nel frattempo il virus ha galoppato. Una cosa è vaccinare centinaia di migliaia di persone all’anno per l’influenza, altra cosa è vaccinare ogni anno decine di milioni di persone”. Insomma, ‘inseguire’ con i vaccini un virus ad alta deriva antigenica potrebbe essere leggermente demenziale…
Foto tratta da Deccan Herald