Piove a dirotto e a Palermo e provincia i rubinetti delle case se non restano a secco poco ci manca. E’ successo lo scorso 13 Novembre, dopo abbondanti piogge e succede oggi, dopo abbondanti piogge. Problemi di rifornimento idrico nel capoluogo siciliano nei quartieri Villagrazia, Boccadifalco, la Rocca sotto Monreale, corso Calatafimi alta, SS. Mediatrice, Borgo Molara, Borgo Nuovo e CEP; e , ancora, in nella parte bassa si corso Calatafimi Bassa, nei quartieri della Zisa, della Noce, di Uditore, via Perpignano, Galletti-Bandita-Favara. Problemi anche nei comuni della fascia costiera nord-occidentale (Capaci, Isola delle Femmine, Carini, Terrasini, e zone esterne di Trappeto e Balestrate) e della fascia sud-orientale (Villabate, Ficarazzi, Bagheria, Santa Flavia). Con molta probabilità oltre allo sfascio generale della città, dalla munnizza nelle strade al cimitero con le bare in cerca di sepolture e tutto il resto, Palermo è forse l’unica città al mondo dove l’acqua dai rubinetti delle abitazioni va via quando piove. Una sorta di principio dei vasi comunicanti all’incontrario: più piove meno acqua scorre dai rubinetti delle case. Perché?
Perché – da quello che si capisce – il vero ‘acquedotto’ dell’Amap spa, la società controllata dal Comune di Palermo più altri 35 Comuni della provincia, è la diga Poma. E’ una diga costruita per l’agricoltura che ormai è appannaggio dell’Amap spa. Però, come si premurano di sottolineare i tecnici della stessa Amap spa, la gestione della diga Poma è della Regione siciliana, dipartimento acqua e rifiuti. Insomma, l’Amap – che di fatto opera con questa diga – ‘scarrozzia’ le responsabilità della gestione alla Regione. E il motivo c’è: se, quando piove, l’acqua della diga Poma si riempie di fango e non è utilizzabile, la responsabilità è della Regione. Domanda: ma che parte ha l’Amap spa in questa storia? Si prende l’acqua di una diga della Regione mentre la Regione non si occupa della manutenzione? Ma la cosa pubblica – in questo caso la diga Poma – come viene gestita in Sicilia? Se, come fa sapere l’Amap, la gestione della diga Poma è in capo alla Regione, cosa fa il Servizio dighe regionali, ammesso che esista ancora? I risultati di questo caos sono sotto gli occhi di tutti.
Prima domanda: Palermo e gli altri Comuni, per l’acqua, dipendono da una diga che quando piove si riempie di fango?
Seconda domanda: se la diga Poma è di proprietà della Regione siciliana che la gestisce a chi vanno i soldi che i cittadini pagano per avere l’acqua della stessa diga Poma?