J'Accuse

Ettore Pottino: “Con la nuova gestione delle bollette elettriche molte aziende rischiano di chiudere. Soprattutto gli agriturismi”

Condividi
  • Il protagonista di questa disavventura, Ettore Pottino, è imprenditore agricolo e titolare di un agriturismo. Storia paradigmatica di un’impresa alle prese con il cambio di gestore in materia di energia elettrica 

Tutto è iniziato leggendo un post su Facebook di Ettore Pottino, imprenditore agricolo, titolare dell’agriturismo Monaco di Mezzo, a circa trenta minuti da Piano Battaglia. Scrive Pottino: “Hera, bollette delinquenziali. Il passaggio coattivo dal servizio elettrico nazionale ha inguaiato le imprese. Tutto nel più assoluto silenzio”. Decidiamo così di chiamarlo al telefono per farci spiegare che cosa succede. “Succede – ci dice – che continuando di questo passo le imprese, soprattutto le imprese agricole come la nostra, con annesso agriturismo chiuderanno tutte”.

Cominciamo dall’inizio.

“Com’è noto, Enel ha ceduto a Hera i propri utenti. E tra questi utenti ci siamo noi. Così è arrivata la prima bolletta: un salasso”.

Quanto?

“Sono 4 mila e 800 euro”.

Maggiorata rispetto al precedente gestore?

“Poco meno di 2 mila euro in più”.

Avete verificato l’eventuale presenza di anomalie o inesattezze?

“Certo”.

E cosa viene fuori?

“Viene fuori, per esempio, che l’IVA è stata calcolata al 22%, mentre in agricoltura l’IVA è al 10%”.

L’avete fatto presente?

“Sì, ma dopo un numero infinito di telefonate”.

Che hanno risposto? 

“Erano molto infastiditi”.

Infastiditi?

“Sì, infastiditi. Hanno replicato che queste precisazioni avremmo dovute farle entro il 25 Novembre e che ormai era troppo tardi”.

Ma se quella che vi è arrivata è la loro prima bolletta come facevate a sapere che le precisazioni andavano fatte entro il 25 Novembre?

“E’ esattamente quello che ho detto a questi signori”.

Che cosa hanno risposto? 

“Che dobbiamo pagare tutta la cifra entro tre settimane, sennò portano la fornitura al 15% di potenza. In pratica, se non paghiamo entro tre settimane possiamo chiudere. Pensate un po’: veniamo da una stagione difficilissima e dobbiamo pagare, nel complesso, circa 8 mila euro in unica soluzione entro venti giorni, altrimenti non possiamo lavorare a Natale”.

Avete fatto presente che il vecchio gestore conosceva la vostra posizione e sapeva benissimo che l’IVA per voi è al 10%’

“Assolutamente sì”.

E non si sono convinti?

“Assolutamente no”.

Avete chiesto almeno la rateazione?

“Ovviamente sì”.

E che hanno replicato? 

“Che dovevamo pensarsi entro il 25 Novembre”.

Ma è una data storica? 

“A quanto pare per loro sì. Ma c’è un colpo di scena”.

Ovvero?

“A un certo punto, dopo che mi hanno ripetuto tante volte la data del 25 Novembre mi è sorto un dobbio e sono andato a controllare la Pec che ho inviato e…”.

E che ha scoperto?

“Che la Pec è stata inviata da noi il 24 Novembre”.

Quindi siete in regola e potete contestare l’IVA calcolata male e potete chiedere la rateazione.

“Dovrebbe essere così. Per ora siamo nella fase delle telefonate. Vi farò sapere. Una cosa, però, la voglio ribadire: con queste condizioni, che non esito a definire capestro, tantissime imprese che lavorano consumando certi quantitativi di energia elettrica andare avanti così sarà impossibile. Ho appurato che mi è stata calcolata l’energia a 24 centesimi a kilowattora. Ovviamente cambierò gestore perché un altro gestore a 18-19 centesimi a kilowattora lo trovo senza difficoltà. Intanto dovremo pagare”.

 

 

Pubblicato da