Green pass e multinazionali farmaceutiche a caccia di affari: docenti universitari solidali con i lavoratori della scuola

3 dicembre 2021
  • “Come promotori dell’appello dei Docenti Universitari contro il Green pass esprimiamo la nostra piena solidarietà ai colleghi dell’istruzione italiana, che si trovano oggi sottoposti a una misura di inaudita gravità”
  • La verità sulla pandemia nel mondo descritta con una semplice fotografia da google

“Come promotori dell’appello dei Docenti Universitari contro il Green pass esprimiamo la nostra piena solidarietà ai colleghi dell’istruzione italiana, che si trovano oggi sottoposti a una misura di inaudita gravità”

Mentre in Italia, anche se lentamente, cresce il numero dei contagi (ieri sono stati oltre 16mila, mai così tanti dalla metà di Aprile ad oggi; in aumento anche i ricoveri ordinari, anche se a ritmi più lenti rispetto a quanto visto a inizio settimana, e continua a crescere il numero di pazienti in terapia intensiva), non mancano le polemiche. Per ora il Governo di Mario Draghi, nel nome dei vaccini anti-Covid, ha messo sotto pressione il modo della scuola con l’obbligo vaccinale per i docenti. Da qui un comunicato del comitato organizzatore dei Docenti contro il Green pass: “Docenti universitari solidali con i lavoratori della scuola. Come promotori dell’appello dei Docenti Universitari contro il Green pass esprimiamo la nostra piena solidarietà ai colleghi dell’istruzione italiana, che si trovano oggi sottoposti a una misura di inaudita gravità. Il nuovo decreto del 26 novembre 2021, n. 172, non soltanto comprime ulteriormente i diritti delle persone non vaccinate, ma si spinge fino a estendere l’obbligo vaccinale – che già aveva duramente colpito i lavoratori della sanità nella primavera di quest’anno – anche ai lavoratori della scuola. Come studiosi, come intellettuali e come scienziati, crediamo che l’attuale decreto debba essere valutato nel contesto di questo lungo e grigio autunno italiano. A fine estate – grazie a una serie di azioni intraprese da scienziati e ricercatori qualificati – l’opinione pubblica ha finalmente cominciato a disporre di dati scientificamente solidi relativi all’inutilità sanitaria del cosiddetto Green pass. Per oltre tre mesi, ogni sabato, in tutte le maggiori città italiane, migliaia di persone hanno ostinatamente manifestato contro il Green pass e per la libertà di scelta sul vaccino. A Trieste lo sciopero dei portuali è stato spezzato solo grazie alla recrudescenza della violenza di Stato, che si è spinta fino alla vessazione militare dei quartieri. Si sono moltiplicate le voci autorevoli che hanno messo in guardia sul venir meno di ogni diritto fondamentale e sulle nuove forme di governo emergenziale a cui da due anni siamo sottoposti, anche grazie all’esautorazione del Parlamento. A fronte di tutto ciò quest’ultimo decreto può giustificarsi solo come manovra diversiva per scaricare sui cittadini il conclamato fallimento delle politiche di contenimento adottate di volta in volta dai governi Conte, Conte bis e Draghi. Misure assurde e violente che hanno causato e continuano a causare precarietà, insicurezza e malessere in tutte le fasce della popolazione, soprattutto quelle più fragili. Misure, infine, che non solo non hanno toccato le carenze strutturali dell’assetto sociale italiano (sanità territoriale, scuola, trasporti ecc.), ma che si sono basate esclusivamente sull’azzardo del ‘magic bullet’ vaccinale: rifiutandosi di prestare attenzione a ogni altra questione. L’insieme di questi fenomeni configura una vera e propria macelleria sociale accompagnata da una contrazione crescente delle nostre libertà”.

La verità sulla pandemia nel mondo descritta con una semplice fotografia da google

L’abbiamo scritto più volte e lo ribadiamo: per provare a capire come stanno le cose basta andare su google e scrivere due parole: “Covid Europa”. Sulla destra della schermata troverete una fotografia con l’andamento del Covid nel mondo; non ci vuole la laurea in ‘virologia’ per capire che il Covid è molto diffuso nei Paesi che hanno adottato i vaccini delle multinazionali farmaceutiche: Stati Uniti d’America e Unione europea; mentre in altri Paesi dove i vaccini anti-Covid non sono arrivati, il virus SARS-COV-2 e le sue varianti non sono presenti in modo massiccio, o sono del tutto assenti. Ribadiamo: sono dati di google e non crediamo che google possa essere annoverato tra i No vax! Credeteci: questo è il punto debole del castello che le multinazionali farmaceutiche hanno costruito per fare affari miliardari sulla pandemia. Secondo voi le multinazionali farmaceutiche hanno interesse a far finire la pandemia? Dopo essersi fatti i ‘bagni’ con le prime due dosi di vaccini anti-Covid (prima hanno guadagnato una barca di soldi in Borsa, poi si sono ‘ingrasciate’ vendendo i vaccini negli Stati Uniti e nell’Unione europea, dove hanno agganci al altissimi livelli precisi nell’attuale Commissione europea) hanno cominciato con le terze dosi; e siccome è arrivata una nuova variante – la variante Omicron – le multinazionali hanno fatto sapere che fra due mesi, forse tre mesi sarà pronto il vaccino contro la variante Omicron: e siamo certi che proporranno la quarta dose; poi arriverà un’altra variante e sarà la quinta dose e così via. Riusciranno il Sudamerica e l’Africa a salvarsi dai ‘vaccinisti’ delle multinazionali?

Diritti Globali 

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