- Dobbiamo dire che la vignetta di Guido Buccellato coglie proprio nel segno
- ‘Compagni’ della ‘sinistra’ di Palermo: non vi piace il voto del Consiglio comunale? Dite al sindaco di dimettersi e si vada al voto. Lasciamo decidere ai cittadini se il Tram in via Libertà e in via Roma va bene o va ‘bocciato’. Si chiama Democrazia
Dobbiamo dire che la vignetta di Guido Buccellato coglie proprio nel segno
Palermo. Sul Tram in via Libertà e in via Roma torneremo entrando nel dettaglio. Queste poche righe accompagnano una bella vignetta di Guido Buccellato che coglie nel segno la crisi politica di un’amministrazione comunale che dovrebbe essere già a casa e che invece insiste, pretendendo che i consiglieri comunali ‘obbediscano’ a un sindaco – Leoluca Orlando – senza maggioranza in Consiglio comunale. Leggiamo sulla rete tante considerazioni da parte di politici che rappresentano un’esigua minoranza della città di Palermo. In loro si nota, soprattutto, il mancato rispetto per la Democrazia. Ed è anche logico: non sono figli della cultura politica socialista, libertaria per definizione, perché nata nel fertile terreno del movimento anarchico; al contrario – perché la cultura politica di questi personaggi rappresenta, nel mondo della sinistra, l’esatto contrario – sono figli della cultura comunista, che per definizione è dogmatica, democratica a convenienza e, quindi, profondamente anti-democratica, tipica di quel sostanziale disprezzo per la Democrazia che si riscontra nei professionisti dell’ipocrisia: insomma, di quel comunismo che criticava partiti politici occidentali perché sostenuti dall’America del dollaro mentre, sottobanco, zitto tu e zitto io, incassavano i rubli…
‘Compagni’ della ‘sinistra’ di Palermo: non vi piace il voto del Consiglio comunale? Dite al sindaco di dimettersi e si vada al voto. Lasciamo decidere ai cittadini se il Tram in via Libertà e in via Roma va bene o va ‘bocciato’. Si chiama Democrazia
Cari ‘compagni’ del PD, cari ‘compagni’ di Sinistra Comune, cari altri consiglieri comunali eletti sappiamo tutti come nella Primavera del 2017 nelle liste pro-sindaco Orlando, cari grillini convertiti sulla strada dell’orlandismo sappiate che esiste anche la Democrazia. Il Consiglio comunale non ha ‘bocciato’ il Tram: ha ‘bocciato’ due linee di Tram: la linea che avrebbe stravolto via Libertà e la linea che avrebbe finito di stravolgere una via Roma già abbondantemente massacrata dalle politiche sbagliate adottate dall’amministrazione Orlando. L’esito del voto del Consiglio comunale non vi piace? Bene, dite al sindaco di dimettersi e si torna a votare. Se vincerete e avrete la maggioranza in Consiglio comunale riproporrete il Tram in via Libertà e in via Roma. Ma questo lo potrete fare solo avendo dietro la volontà popolare. Lo sappiamo che voi pensate di essere i migliori, i più bravi, i più colti e via continuando e, in quanto tali, tutti si dovrebbero genuflettere ai vostri voleri. Ma questo succede nei Paesi dove governano i tiranni, la Democrazia è un’altra cosa. E siccome a Palermo, fino a prova contraria, c’è ancora Democrazia, nonostante la presenza minoritaria di persone importanti e super-intelligenti e super-brave come voi, fa testo il voto del Consiglio comunale che vi piccia o no. Dove – notiamo – i consiglieri comunali favorevoli al Piano triennale delle opere pubbliche con ‘infilato’ dentro il Tram sotto forma di emendamento, da 12 (che erano quelli he occupavano il Consiglio comunale) sono passati a 9. Ora 9 consiglieri comunali su 40 che pretendono di avere ragione ci sembra un po’ eccessivo. Per quale motivo, se siete minoranza, sul Tram in via Libertà e in via Roma dovete decidere voi? Ormai la “TraMviata” è arrivata, per dirla con Guido Buccellato. Fatevene una ragione.
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