Storia & Controstoria

Nel 1961 a Gaeta scavando per costruire emergono centinaia e centinaia di cadaveri di soldati borbonici e civili

Condividi
  • Il paradosso è che la scuola la dovevano dedicare a uno dei tanti carnefici della ‘presunta’ unità d’Italia

Il caso ha portato alla luce la verità di una strage 

Quando nel 1961 si andò a costruire una scuola a Gaeta in occasione delle celebrazioni per l’anniversario di quella AGGRESSIONE ARMATA che i vincitori chiamano “unità”, ci si imbattè in una “sorpresa” a dir poco, AGGHIACCIANTE. Nello scavare, infatti, i lavori dovettero essere sospesi… A bloccare tutto non fu un cadavere ma dieci, cento, mille e mille cadaveri. Accatastati uno sull’altro. Portavano addosso ancora le divise borboniche a cui, puntualmente mancavano i bottoni di argento con i tre GIGLI… Ma non è tutto. Più si scavava e più ci si rendeva conto che la FARSA della scuoletta (da dedicare a qualche loro carnefice di quella unità) diventava impossibile, perché la Terra di Gaeta, la Nostra Terra continuava a far emergere cadaveri anche di civili. Uomini, donne, bambini che indossavano abiti semplici da pastori, da contadini, con le ciocie ai piedi, a centinaia e centinaia emergevano da sotto terra.

Regno delle Due Sicilie STRAGI impunite dei piemontesi al soldo della massoneria

Tratto da ALTA TERRA DI LAVORO dal blog Regno delle Due Sicilia.eu

Foto tratta da Vesuvio Live

Pubblicato da