Mattinale

Il progetto Ue per Sud e Sicilia: prendersi i migliori terreni agricoli e il resto pannelli fotovoltaici e pale eoliche in mare/ MATTINALE 495

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  • La svolta Green dell’Unione europea è una truffa ai danni dell’Europa mediterranea. Sud Italia e Sicilia stanno facendo da apripista alla nuova colonizzazione ‘europeista-liberista’ che subisce un rallentamento da pandemia e cambiamenti climatici  
  • L’Italia è di nuovo sotto scacco come negli anni post Tangentopoli. E Sud e Sicilia dovrebbero essere le prime aree ad essere colonizzate dai nuovi ‘barbari’ del liberismo economico
  • Il progetto di sistematica distruzione dell’agricoltura del Sud Italia e della Sicilia da parte della Ue va avanti da quasi un ventennio
  • Nella visione ‘europeista’ l’Europa mediterranea sarà al servizio dell’Europa del Nord producendo energia solare ed eolica. L’agricoltura mediterranea che non verrà smantellata finirà sotto il controllo delle multinazionali 

La svolta Green dell’Unione europea è una truffa ai danni dell’Europa mediterranea. Sud Italia e Sicilia stanno facendo da apripista alla nuova colonizzazione ‘europeista-liberista’ che subisce un rallentamento da pandemia e cambiamenti climatici  

L’abbiamo scritto più volte e lo ribadiamo: dentro l’attuale Unione europea dell’euro l’agricoltura dell’Europa mediterranea è spacciata. E quando scriviamo Europa mediterranea ci riferiamo anche all’agricoltura del Sud Italia e della Sicilia. Pensare di salvarsi e di salvare l’agricoltura meridionale e siciliana dai massoni, liberisti e speculatori che oggi controllano la ‘presunta’ Europa unita dove le multinazionali – farmaceutiche in testa – dettano legge è tempo perso. Anzi, è di più: è ingenuità politica, un’ingenuità che rasenta la dabbenaggine politica. Ieri sera abbiamo dato la notizia dell’ennesimo intervento economico della Ue – per la precisione il sesto dal 2017 ad oggi – in favore dell’olivicoltura da olio tunisina. Intervento che, chiaramente, punta a penalizzare le tre Regioni del Sud Italia che producono il 90% dell’olio ex vergine di oliva: Puglia, Calabria e Sicilia. A questi signori della Ue non interessa minimamente tenere in piedi l’agricoltura mediterranea. L’errore che si commette quando si parla di multinazionali è pensare che, in termini geopolitici, ragionino come si fa in tutti i Paesi del mondo. Facciamo un esempio: in questo momento la Russia, dopo i recenti disastri climatici che hanno ridotto la produzione di grano anche in questo Paese, sta riducendo le esportazioni di grano. Motivazione: teme che il clima, il prossimo anno, possa giocare brutti scherzi e vuole mantenere una riserva di grano importante per fronteggiare eventuali carestie che, con i cambiamenti cimatici in corso sono da mettere nel conto. Ebbene, le multinazionali che oggi controllano quasi tutto il mondo attraverso una sorta di ‘cartello’ non ragionano così. Questi signori non hanno bisogno di ragionale come i governanti russi che conservano il grano per tutelare il popolo russo in caso di carestia: loro sono già i padroni di tante parti del mondo e contano di diventare i padroni di tutto il mondo quando avranno eliminato la resistenza di Cina e Russia, che sono le uniche realtà che non sono ancora state ‘colonizzate’ dal liberismo economico.

L’Italia è di nuovo sotto scacco come negli anni post Tangentopoli. E Sud e Sicilia dovrebbero essere le prime aree ad essere colonizzate dai nuovi ‘barbari’ del liberismo economico

Ovviamente, non mancheranno i lettori di questo articolo che ci prenderanno per matti e complottisti. Ormai i siamo abituati e ce ne siamo fatti una ragione. Invitiamo, però, ad osservare e a ragionare su quello che sta succedendo in Italia, sotto i nostri occhi. L’Italia è il Paese che sarà tra i primi a sperimentare il nuovo ordine mondiale. L’Italia non ha più sovranità monetaria. L’Italia non ha più sovranità politica (ormai i Ministri dell’Economia italiana li nominano i liberisti della Ue). Hanno ‘accoppato’ l’Alitalia sulla base di notizie false perché fra tre o quattro anni i liberisti Ue controlleranno i cieli italiani e i flussi turistici. Contemporaneamente rileveranno con i prestanome gli aeroporti italiani, a cominciare dagli aeroporti del Sud Italia e della Sicilia (ricordiamoci che è stata la pandemia a bloccare la svendita dell’aeroporto di Fontanarossa a Catania, con gli ‘ascari’ della politica siciliana che avevano già detto sì). E’ di questi giorni la notizia che Tim potrebbe essere acquistata da un Fondo americano: ci sono state reazioni tipo “Il Governo controllerà che non vengano penalizzati gli interessi dell’Italia” e bla bla bla. Alla fine il Fondo americano – un soggetto senza volto – rileverà Tim dando garanzie di qua e garanzie di là e bla bla bla. La domanda è: qual è il progetto di questi ‘banditi’ europeisti-liberisti per il Sud e la Sicilia e, quindi, per l’agricoltura del Sud e della Sicilia? E’ lo stesso progetto che hanno elaborato per tutta l’Europa mediterranea: luoghi ridotti a colonia per produrre energia solare ed eolica per il Nord Europa, salvando una parte dell’agricoltura con i terreni che, ovviamente, verranno scippati dalle mani degli attuali proprietari.

Il progetto di sistematica distruzione dell’agricoltura del Sud Italia e della Sicilia da parte della Ue va avanti da quasi un ventennio

Il Sud Italia e la Sicilia stanno facendo da apripista: Sud Italia e Sicilia sono, in parole semplici, il laboratorio a vivo del globalismo economico liberista. La Ue lavora scientificamente per distruggere l’agricoltura di Sud Italia e Sicilia. Lo ha fatto inventando il Set-Aside: pagare i proprietari dei seminativi per tenere tali terreni incolti. Mentre lanciava il Set-Aside l’Unione europea ha adottato altri provvedimenti: ha innalzato i limiti di glifosato e micotossine nel grano importato nell’area Ue per consentire al grano tenero e al grano duro canadese di invadere l’Italia (colpendo non soltanto gli agricoltori di Sud Italia e Sicilia che producono grano duro, ma anche i produttori di grano tenero del Centro Nord Italia); e ha tenuto bassi i prezzi del grano duro – 18-20 euro al quintale – facendo arrivare nei porti pugliesi e siciliani navi cariche di grano duro estero, soprattutto canadese. Il ruolo della Ue nel gioco delle navi cariche di grano è stato centrale: toccando un porto dell’Unione prima di arrivare in Puglia o in Sicilia (o nei porti del Nord Italia per ciò che riguarda il grano tenero), a norma delle leggi dell’Unione europee le navi erano a posto e non avevano bisogno di controlli… Solo negli ultimi anni, in seguito alle proteste di alcune associazioni (GranoSalus) e solo grazie alle battaglie di alcuni giornali, sono iniziati i primi, pallidi controlli che, spesso, sono stati di facciata. Sono stati i cambiamenti climatici in corso a interrompere il progetto coloniale della Ue. La siccità ha ridotto la produzione mondiale di grano e il prezzo dello stesso grano è schizzato all’insù. Ma i liberisti hanno risposto a tono raddoppiando il prezzo dei fertilizzanti facendo aumentare il prezzo delle sementi. La battaglia è ancora in corso. Ma un altro fattore che, come il clima, i liberisti non controllano – la pandemia – potrebbe ostacolare i progetti dei liberisti Ue. Per la cronaca, l’attacco de liberismo all’agricoltura di Sud Italia e Sicilia: oltre al grano duro estero – canadese soprattutto – che dovrà soppiantare il grano duro siciliano e meridionale, oltre all’attacco all’olivicoltura meridionale e siciliana, oltre all’ortofrutta a prezzi stracciati che arriva da mezzo mondo, il progetto prevede la distruzione dell’agrumicoltura dell’Europa mediterranea. Da qualche anno, per gli agrume spagnoli, del Sud Italia e siciliani si prospetta l’ombra della ‘Macchia nera degli agrumi‘, un parassita fungino che dovrebbe assestare un colpo quasi mortale a limoni, arance e clementine spagnole, meridionali e siciliane. arriverà o dal Sudamerica o dall’Africa: ma state tranquilli che arriverà proprio perché la Ue non farà nulla per evitarlo.

Nella visione ‘europeista’ l’Europa mediterranea sarà al servizio dell’Europa del Nord producendo energia solare ed eolica. L’agricoltura mediterranea che non verrà smantellata finirà sotto il controllo delle multinazionali 

Intanto questi ‘predoni’ del liberismo economico vanno avanti. Se andate a verificare negli uffici della Regioni del Sud Italia e della Sicilia scoprirete che ci sono tanti progetti per impianti per la produzione di energia solare. Pannelli solari al posto dell’agricoltura sfregiando il paesaggio, come nel progetto dei 100 errati di ‘occupazione solare’ nel Parco Ibleo e nella Val di Noto con la ‘benedizione’ degli ascari siciliani. Su Facebook le pubblicità di società che offrono agli agricoltori del Sud Italia e siciliani la possibilità di vendere i propri terreni a seminativo, o di affittarli per piazzare pannelli fotovoltaici non si contano più. La svolta Green dell’Unione europea è una truffa ai danni dell’Europa mediterranea. Questo ‘banditi’ della Ue hanno deciso di prendersi il meglio dell’agricoltura dell’Europa mediterranea e di utilizzare questa parte di territorio per produrre energia solare ed eolica. Gli impianti eolici vanno in terra e – quelli di enormi dimensioni – in mare. Come il Parco eolico marino programmato al largo delle isole Egadi; per non palare di cosa stanno combinando in Puglia, come potete leggere in questo articolo. Il Sud e la Sicilia possono fare qualcosa per sfuggire a questa nuova colonizzazione? Non lo sappiamo. Anche perché a portarla avanti sono i partiti politici nazionali, che nel Sud e in Sicilia, possono contare su una politica locale che non esita, pur di agevolare carriere personali, a svendere i propri territori che, piano piano, si vanno spopolando (non dimentichiamo che i figli dei politici del Sud e della Sicilia che lavorano per conto dei mercenari del liberismo fanno studiare i propri figli fuori dal Sud e dalla Sicilia invitandoli a non tornare). Gli unici che stanno cominciando a capire cos’è oggi l’Unione europea dell’euro sono gli agricoltori che, nel ‘progetto europeista’ sono i primi che dovranno essere eliminati. Non chiedeteci come finirà, perché non lo sappiamo.

Foto tratta da Radio Radio 

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