Con i cambiamenti climatici in atto, lo stesso clima – che in agricoltura conta molto – è oggetto di maggiori attenzioni. Così siamo rimasti colpiti da una notizia che abbiamo letto su SWB: “Secondo l’ufficio meteorologico australiano, La Niña si è sviluppata nell’Oceano Pacifico per il secondo anno consecutivo. Un sistema a bassa pressione all’inizio di questo mese ha scaricato da 50 a 150 millimetri (2-6 pollici) di pioggia in alcune parti del sud-est, il più alto da anni, provocando inondazioni in parti del Queensland e negli stati interni del
Possiamo aspettarci effetti anche nell’area mediterranea?
“Sì. Secondo alcuni fisici dell’atmosfera, la Niña, ovvero il forte raffreddamento della superficie dell’Oceano Pacifico equatoriale dovuto ad un rinforzo degli alisei da Sud-Est, avrebbe ripercussioni vastissime e potrebbe essere la causa scatenante di intense siccità nel Mediterraneo, interferendo con l’Anticiclone delle Azzorre che durante l’inverno si colloca nella sua sede intorno alle isole Azzorre, diminuendo la differenza di temperatura Sud-Nord e causando una intensa siccità invernale nel Mediterraneo centro occidentale”.
Che scenario si prospetta?
“Io guarderei con più attenzione al vortice polare e alle dinamiche che lo riguardano. L’Europa è già al freddo. L’arco alpino è già completamente innevato. Mosca è ricoperta dalla neve. Nei prossimi giorni la neve scenderà di quota in quasi tutta la piccola Europa occidentale. Nell’intero bacino Mediterraneo, dalla Spagna alla Turchia, si sono registrate eccezionali piogge autunnali. Siamo in autunno, e già da Giovedì anche la Sicilia sarà investita da aria fredda di origine artica”.
Foto tratta da il Meteo
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