- Giusto il salvataggio dell’antenna Rai di Caltanissetta. Però è anche giusto non dimenticare le altre antenne che lavorano nell’interesse della nostra salute…
- Viva le antenne del 5 G che rappresentano una vittoria dello spirito sulla carne (arrustuta)
Giusto il salvataggio dell’antenna Rai di Caltanissetta. Però è anche giusto non dimenticare le altre antenne che lavorano nell’interesse della nostra salute…
Il Dipartimento regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana questa mattina ha indicato alla Soprintendenza dei Beni culturali di Caltanissetta di dare avvio alle nuove procedure per l’apposizione del vincolo di bene di interesse culturale dell’antenna RAI di Caltanissetta, ritenuta dalla comunità locale e dalle organizzazioni del territorio un elemento fortemente identitario e dal profondo valore storico e culturale. “L’indicazione fornita dal Dipartimento Beni culturali alla Soprintendenza di Caltanissetta – sottolinea l’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – esprime la volontà del Governo regionale di dare adeguata accoglienza al sentimento di forte identificazione che la comunità nissena ha con l’antenna RAI, ritenuta un bene culturale dal forte valore storico e identitario del territorio”. Il trasmettitore, che fa parte di una stazione radio della RAI ormai dismessa, con i suoi 286 metri di altezza sulla collina Sant’Anna è una tra le strutture più alte del suo genere in Italia. Riguardo alla volontà espressa dal Presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, di non demolire l’antenna, l’assessore Samonà si dice lieto della condivisione di interessi mostrata. “Apprezzo – spiega l’assessore Samonà – l’orientamento espresso dal presidente Miccichè a nome dell’intero Parlamento siciliano e sono certo che l’Ars darà massima collaborazione al Governo regionale nel trovare adeguata copertura per le spese necessarie a garantire il mantenimento dell’antenna e la manutenzione necessaria a tutelare la pubblica incolumità”.
Viva le antenne del 5 G che rappresentano una vittoria dello spirito sulla carne (arrustuta)
Via, in Sicilia è il momento delle antenne. Ci auguriamo che l’assessore Samonà e il presidente del Parlamento siciliano Miccichè non si fermino solo all’antenna di Caltanissetta. Sempre nella provincia nissena, a Niscemi, insistono, infatti, le antenne del MUOS, uno strumento di ‘pace’ che è stato piazzato in Sicilia dai ‘filantropi’ a stelle e strisce per inondare la nostra Isola di salutari onde elettromagnetiche e per ‘spiare’ i Paesi che si oppongono al ‘pacifismo’ americano. Invitiamo l’assessore Samonà a istituire anche un ‘premio speciale’ per le antenne del 5 G che sono state piazzate in Sicilia, a umma umma, tra Marzo e Aprile dello scorso anno, quando i cittadini erano chiusi in casa per sfuggire alla pandemia che, tra l’altro, è sempre con noi più viva e vegeta che mai, nonostante i successi della campagna vaccinale. Come le antenne del MUOS di Niscemi, anche le antenne del 5 G sono un toccasana per la salute dei siciliani e meritano di essere ‘valorizzate’…
Foto tratta da La Sicilia
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