È in via di pubblicazione la graduatoria definitiva dei contributi per il “Sostegno agli investimenti nelle aziende agricole” (misura 4.1). La misura gode di una dotazione finanziaria complessiva di 80 milioni di euro; all’originaria disponibilità del bando, pari a 40 milioni, sono stati aggiunti altri 40 milioni con la riprogrammazione del PSR 2014-22.
Si tratta di un intervento che prevede un sostegno per le imprese agricole che realizzano investimenti materiali e/o immateriali volti alla ristrutturazione e all’ammodernamento del sistema produttivo agricolo e agroalimentare. I progetti sono stati selezionati dando priorità al ruolo sociale dell’azienda sul territorio, alle produzioni di qualità certificate (BIO, DOP, IGP e QS – Qualità Sicura garantita dalla Regione Siciliana di neo introduzione) e agli investimenti mirati alle strategie di adattamento al cambiamento climatico.
I progetti ammessi prevedono la creazione di nuovi impianti arborei e/o riconversione varietale di quelli esistenti, miglioramenti fondiari e sistemazioni idraulico-agrarie (spietramenti, terrazzamenti, recinzioni, viabilità aziendale ed elettrificazione), serre e tunnel per colture protette e florovivaismo, realizzazione e/o ristrutturazione di allevamenti (stalle, ricoveri, recinzioni) e miglioramento delle condizioni di igiene e benessere degli animali, macchine, attrezzi agricoli e attrezzature per trasformazione, confezionamento e commercializzazione dei prodotti (olio, formaggio, etc.), punti vendita aziendali e sale degustazione, e realizzazione di laghetti collinari.
«Si tratta di un’importante risorsa che il governo Musumeci va a destinare alle nostre aziende agricole per agevolarne l’ammodernamento con l’obiettivo di migliorarne la competitività – dichiara l’assessore regionale dell’Agricoltura, dello sviluppo rurale, Toni Scilla – Il bando, nonostante oggettive difficoltà legate al difficile momento socio economico che stiamo attraversando, registra una grande vivacità imprenditoriale nell’agricoltura siciliana e una voglia d’investire in qualità, sicurezza, tracciabilità e sostenibilità. – aggiunge Scilla – Successivamente alla pubblicazione della graduatoria definitiva verranno emanati i decreti di pagamento, che immetteranno nel settore la liquidità e, quindi, la fiducia di cui oggi c’è bisogno per ripartire. Altro elemento importante riguarda l’ammissione di tutti i progetti delle Isole minori (Pantelleria, Eolie, Egadi, Ustica, Lampedusa-Linosa), finora sempre escluse, grazie ad una specifica riserva finanziaria di 2 milioni di euro».