- Ciò che abbiamo previsto nel 2014 si è puntualmente verificato
- “I diritti costituzionali sono divenuti carta straccia e perfino per potere lavorare, diritto questo sancito all’art. 1 della Costituzione, bisognerebbe sottostare ai dictat imposti dalle oligarchie farmaceutiche e finanziarie”
- “A Rotterdam ha sparato sui manifestanti che protestavano contro il confinamento. E non penso sarà l’ultima volta”
- “… la massa, il Popolo non c’è, non ascolta, non partecipa o, al più, aspetta che qualcun altro faccia qualcosa”
- “… ho letto su di un social un commento di un meridionalista’ che invitava a non appoggiare le proteste dei portuali triestini, perché ‘loro’ sono del Nord e noi non avremmo nulla a che vedere con “loro”. E costoro pensano di poter fare tutto da soli?
di Giovanni Maduli
Ciò che abbiamo previsto nel 2014 si è puntualmente verificato
“…(Noi) tutti, (viviamo) in un mondo avviato verso il totalitarismo più bieco e spregiudicato, a confronto del quale i totalitarismi del passato sembreranno semplici esercitazioni… Quello verso il quale ci stiamo avviando a grandi passi con la complicità delle oligarchie finanziarie e delle varie lobbies di potere internazionale e facendo leva sulla falsa retorica di maggiori ‘’libertà’’, maggiori ‘’diritti’’ riconosciuti da ‘’tutti’’, ‘’l’uguaglianza’’ fra le nazioni e quant’altro di retorico, di formale e di accademico è possibile immaginare, nasconde in realtà, come è ormai chiaro a molti, il tentativo di instaurare un sistema dittatoriale globale di idee e quindi di ‘’valori’’ preordinati e predefiniti su ben altri parametri e con ben altre mire: tentativo che vede innanzi tutto la trasformazione del pianeta in un mercato unico globale dove, con la massima indifferenza nei confronti delle potenzialità, delle aspettative e delle necessità dei singoli popoli, le persone saranno trasformate in individui, in mere singole entità di consumo chine e succubi dei dettami e dei desiderata delle oligarchie imperanti, siano esse finanziarie, alimentari, farmaceutiche, petrolifere o altro”. Così scrivevo nell’ormai lontano 2014, riferendomi a quanto già allora si andava profilando ed ai popoli di tutto il mondo. E non c’era il Covid… Non c’era ancora il Covid…
“I diritti costituzionali sono divenuti carta straccia e perfino per potere lavorare, diritto questo sancito all’art. 1 della Costituzione, bisognerebbe sottostare ai dictat imposti dalle oligarchie farmaceutiche e finanziarie”
Tuttavia, sperando che nel nostro Popolo albergasse ancora almeno un barlume di sano orgoglio, consapevolezza e voglia di riscatto, nel mio scritto continuavo invitando al risveglio delle coscienze, all’unione, all’azione, all’impegno, alla collaborazione; in difesa dei nostri diritti; in difesa dei nostri valori; in difesa dei nostri figli. Barlume temporaneamente rinvigorito quando i nostri governanti decisero per l’obbligatorietà di ben dieci vaccini per potere iscrivere i bambini e i ragazzi a scuola: ero certo che avremmo assistito ad un sollevamento di popolo, nel convincimento che specie qui, nelle Due Sicilie, i figli sono “sacri” e a nessuno avremmo consentito di sperimentare nulla su di loro. E invece il nulla, o quasi. Mi sbagliavo: neanche di fronte ad un così vergognoso e proditorio attacco siamo stati capaci di unirci, di sollevarci, di far valere i nostri sacrosanti diritti. Abbiamo preferito arrenderci. Forse per non dover subire il ritrovarci per i piedi quella seccatura dei figli tutto il giorno? Chissà, forse esagero, ma non ne sono così sicuro. E da allora le soverchierie, le truffe, gli inganni, le violenze psicologiche e non, sono cresciute in maniera esponenziale. I diritti costituzionali sono divenuti carta straccia e perfino per potere lavorare, diritto questo sancito all’art. 1 della Costituzione, bisognerebbe sottostare ai dictat imposti dalle oligarchie farmaceutiche e finanziarie. Si intravedono per la verità non indifferenti rigurgiti nella riaffermazione dei diritti rubatici, ma principalmente nelle città del Nord; qui al Sud le proteste stentano a decollare e alle varie manifestazioni le presenze si riducono a poche centinaia. Come mai? Perché? Non so rispondere a queste domande, ma certamente il solo porsele non può non procurare un senso di sgomento e di smarrimento.
“A Rotterdam ha sparato sui manifestanti che protestavano contro il confinamento. E non penso sarà l’ultima volta”
Il senso di comunità è distrutto. Con la complicità di coloro che avrebbero dovuto informare correttamente, esso è stato ridotto ad una feroce ed aspra contrapposizione fra chi pensa “A” e chi pensa “B”. Non c’è (e non si vuole che ci sia) possibilità di dialogo e la spaccatura è giunta a minare perfino le amicizie più profonde; perfino gli stessi nuclei familiari. E ci stanno impoverendo, materialmente ma soprattutto spiritualmente. Bisogna riconoscerlo: un grande successo per le oligarchie finanziarie, farmaceutiche e per il rampante nuovo ordine mondiale. Ma ecco, “finalmente” siamo giunti all’epilogo di quanto previsto, o forse all’inizio? La sera di Venerdì, 19.11.2021, la polizia di Rotterdam ha sparato sui manifestanti che protestavano contro il confinamento. E non penso sarà l’ultima volta. In Austria è già operativo il confinamento per i non vaccinati, anche se Polizia ed Esercito sembrano intenzionati a non effettuare i richiesti controlli. Nel mio piccolo ho cercato di fare quanto ho saputo e potuto nelle mie possibilità. Avevo già aperto il sito scrivendo diversi editoriali e pubblicandone di altri Autori che ritenevo particolarmente significativi; ho partecipato a numerosi convegni, riunioni, dibattiti; ho scritto e pubblicato un libro; ho organizzato gruppi di lavoro e di divulgazione e tanto altro; il tutto ovviamente a mie sole spese e, in qualche caso, pagandone anche un ingiusto prezzo. Ho perfino aderito (temporaneamente) a movimenti locali non proprio “vicini” ai princìpi ed alle idee Duosiciliane nel tentativo di riuscire a far comprendere l’importanza dell’unità, della solidarietà e della collaborazione.
“… la massa, il Popolo non c’è, non ascolta, non partecipa o, al più, aspetta che qualcun altro faccia qualcosa”
E’ stato tutto inutile. Non si è compreso e, in qualche caso, si è perfino fatto finta di non comprendere. Dopo dieci anni di lotta, impegno, trasferte, “gazebo”, riunioni, spese, etc., devo prendere atto, con profonda amarezza, che la gran parte del nostro Popolo non ha compreso, e se ha compreso non reagisce, e se reagisce lo fa in maniera dispersiva, scomposta e inappropriata, quindi inutile. L’apatia e l’abulia, quando non addirittura l’incoscienza, che tanti scrittori hanno descritto come nostre caratteristiche salienti, forse rispondono a realtà. Certo, non tutti rientrano nelle categorie sopra citate; molti sono coloro che si battono da tanti anni con onore e con forza per la riaffermazione delle nostre istanze e dei nostri diritti, ed a costoro va tutto il mio rispetto. Ma la massa, il Popolo non c’è, non ascolta, non partecipa o, al più, aspetta che qualcun altro faccia “qualcosa”. Non sono riuscito a far comprendere che solo dall’unità di tutti può scaturire un’azione seria e incisiva che, forse, potrebbe avere qualche possibilità di successo. Pensare che in questi ultimi anni, se solo si fosse voluto, ci sarebbe stato tutto il tempo per organizzare una seria e competente forza politica o un movimento, anche di respiro internazionale, in grado almeno di contrastare efficacemente gli scellerati piani che ormai da diversi anni si stanno mettendo in atto contro noi tutti. Ma non si è voluto farlo e i miei appelli, come quelli di tanti altri, sono caduti nel vuoto. Devo quindi prendere atto del fallimento del mio impegno. Non sono riuscito a risvegliare le coscienze come avrei voluto. Voglio illudermi di avere, forse, aiutato qualcuno al necessario risveglio ma certamente, se così è stato, non è stato sufficiente. Per questi motivi il sito Regnodelleduesicilie.eu chiude. I suoi contenuti rimarranno disponibili per due o tre mesi ancora, poi cadrà nell’oblio.
“… ho letto su di un social un commento di un meridionalista’ che invitava a non appoggiare le proteste dei portuali triestini, perché “loro” sono del Nord e noi non avremmo nulla a che vedere con “loro”. E costoro pensano di poter fare tutto da soli?
Desidero comunque inviare il mio sincero Grazie a coloro che mi hanno in vario modo sostenuto, o seguendo il sito, e sono stati tanti, o con suggerimenti, condivisioni, citazioni e quant’altro. Grazie, grazie davvero. Un “Grazie” particolare va anche a tutti coloro che, in vari modi, hanno sostenuto invece il divisionismo, l’isolazionismo, l’individualismo, il provincialismo. A tutt’oggi si assiste sui social a discussioni che fanno letteralmente accapponare la pelle; mentre ci stanno deliberatamente togliendo i diritti, mentre ci stanno deliberatamente u..…ndo, ci si accapiglia su bandiere, su capitali, sui Borbone, su di una storia interpretata, a volte perfino in malafede, in chiave divisionista e ci si sofferma su squallide recriminazioni, spesso false, volte a legittimare un isolazionismo e un provincialismo che denuncia la totale inconsapevolezza della gravità del momento che stiamo vivendo. Sia i cosiddetti Napolitanisti puri che i Sicilianisti (anche se non tutti) sono convinti di potere affrontare da soli le gravissime problematiche che già ci affliggono; pensano di potere, da soli, essere in grado di riaffermare i loro diritti, le loro istanze, le loro potenzialità. Spiace dirlo, ma non hanno capito assolutamente la misura della potenza del nemico che abbiamo di fronte. Neanche se, per ipotesi, le Due Sicilie riuscissero a creare una coalizione anche con la Grecia, la Catalogna, l’Irlanda, il Veneto, la Corsica e altri, potremmo avere la certezza di riuscire ad scardinare i loschi piani dei criminali che oggi dettano legge in tutto il mondo occidentale; piani criminali che, è bene ricordarlo, sono riusciti nell’intento di comprare i governi di quasi tutto il mondo occidentale: saremmo comunque paragonabili a poco più di una mosca. Addirittura, pochi giorni addietro, ho letto su di un “social” un commento di un “meridionalista” che invitava a non appoggiare le proteste dei portuali triestini, perché “loro” sono del Nord e noi non avremmo nulla a che vedere con “loro”. E costoro pensano di poter fare tutto da soli? Quanta presunzione, quanta superbia, quanta arroganza, quanta supponenza, miopia, impreparazione, quanto provincialismo. Quando verrà il momento, perché prima o poi verrà il momento, dovranno spiegare ai loro figli perché non hanno voluto cercare alleanze, perché non hanno voluto cercare collaborazioni, unioni, solidarietà, condivisioni e fratellanze. Dovranno spiegare cosa hanno fatto, oltre che cercare di ritagliarsi attimi di locale effimera notorietà, per tutelare i diritti dei loro figli. Dei loro figli! Non di estranei dei quali magari, sbagliando, non importerebbe nulla, ma dei loro figli! Purtroppo le conseguenze delle loro miopi scelte ricadranno su tutti, anche su coloro che coraggiosamente si sono battuti e si battono per la riaffermazione della Libertà, del Diritto Naturale, della Giustizia, della Solidarietà, del senso di Comunità. “Grazie” quindi anche a costoro. Sui quali comunque ricadrà il giudizio della Storia.
Foto tratta da NEG Zone
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