- La crudeltà dei francesi ai tempi di Marat era terribile. La gente preferiva uccidersi per sfuggire alle torture
- Serra, paesino della Calabria, trasformato “nell’Inferno sulla Terra”
La crudeltà dei francesi ai tempi di Marat era terribile. La gente preferiva uccidersi per sfuggire alle torture
Quanto si racconta sulla crudeltà dei briganti è nulla in confronto a quanto si narra su quella dei francesi che trasformarono le fertili campagne del Regno in arido deserto di vegetazione e di uomini. I generali di Murat, per prosciugarle di acqua e di cibo, svuotarono le masserie trasferendo contadini e bestie nei paesi vigilati dalle truppe. Forzatamente sospesi i lavori agricoli, i soldati, minacciandoli di morte, impedirono ai cittadini di portare viveri per le campagne. Organizzati i civili in bande di caccia-briganti, nei boschi, sulle montagne e nei campi si videro schiere sterminate di militari e di civili in cerca di banditi. Una madre, che ignorando gli ordini conduceva il solito pane ad un figlioletto pastore, fu impiccata all’istante. Una fanciulla fu tormentata nel corpo poiché le furono trovate addosso lettere sospette. Gli insorti soccombevano, perendo per fame o cadendo in combattimento contro i militi. A volte, per sfuggire alla loro ferocia, si uccidevano da soli, preferendo una morte di subito a una fine rinviata da lunghe torture.
Serra, paesino della Calabria, trasformato “nell’Inferno sulla Terra”
A Serra, un calabro paesino, attirati in una casa con l’inganno, furono uccisi dai briganti resistenti all’occupazione napoleonica il luogotenente francese della gendarmeria e il sindaco. Manhes, giunto a Serra con il fermo intento di fare crudele vendetta, entrando nel paese vide alcune teste appese agli alberi della piazza. Al generale fu detto che si trattava delle teste degli abitanti della casa. Sospettata di complicità con i briganti, l’intera famiglia era stata macellata e decollata dai militi. Non contento del sacrificio compiuto in suo onore e non potendo massacrare l’intero paese, come avrebbe voluto, Manhes riunì nella piazza gli abitanti per comunicare loro il castigo: “Io generale Antoine Manhes ho deciso di fare di questo paese un supplementare girone infernale. Ordino che tutte le chiese siano chiuse e tutti i preti abbandonino immediatamente questo luogo e si portino con la forza nella città di Maida. I vostri bambini nasceranno senza battesimo e senza grazia di Dio, i vostri vecchi moriranno senza sacramenti e senza assoluzione, lordi di tutti i loro peccati subiranno i supplizi dei più orrendi gironi infernali, per i secoli dei secoli. Voi tutti sarete racchiusi nel vostro paese abbandonato da Dio e dagli uomini, né tampoco potrete sfuggire alla mia vendetta emigrando in altre contrade. Voi sarete per sempre isolati e chiusi nel vostro purgatorio poiché gli abitanti delle vicine contrade vi fuggiranno come gli appestati, e se qualcuno di voi tenterà di uscire dal paese sarà ucciso come un lupo. Da oggi Serra sarà l’inferno stesso sulla terra”.
ALTA TERRA DI LAVORO – ‘O GENERALE FRANCESE A NAPOLI AL TEMPO DI MURAT, PEGGIO DEI PIEMONTESI
Articolo tratto fa Regno delle Due Sicilie.eu
Foto tratta da Positano News
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