Con i cambiamenti climatici in corso non si scherza. Lo stiamo vivendo e vedendo in Sicilia. Qualche settimana fa l’alluvione a Catania e dintorni. Poi l’alluvione a Siracusa e dintorni. In queste ore ben 14 trombe d’aria – o tornadi – da Salemi a Modica (con immagini spaventose, come potete vedere in questo video che immortala la tromba d’aria a Modica). Gande paura anche nel Trapanese. Il maltempo colpisce i centri abitati, ma anche le campagne. I danni all’agricoltura siciliana, già provata dalla fallimentare e truffaldina PAC ((politica Agricola Comune) dell’Unione europea, sono incalcolabili (qui un articolo con la conta dei danni nella Sicilia orientale da parte della CIA siciliana). C’è, da parte della politica siciliana, contezza di quello che sta succedendo? Assolutamente no. Il Governo regionale siciliano va a tentoni e fino ad ora ha sbagliato tutto. E continua a sbagliare. Anche l’Assemblea regionale siciliana sembra distratta da “astratti furori”, per dirla con Elio Vittorini. Furori elettorali, perché il prossimo anno si voterà per l’elezione del nuovo presidente della Regione e per il rinnovo del Parlamento. I politici siciliani pensano di essere immortali. L’idea che un tornado e un’alluvione li possa cogliere mentre continuano a coltivare le proprie clientele non li sfiora minimamente. Volendo sono degli eroi, non temono ciò che in Sicilia è già avvenuto nelle ultime settimane e negli ultimi giorni…
Un esempio di questo atteggiamento che ignora ciò che potrebbe succedere è Palermo. Dove l’attuale amministrazione comunale, ormai senza maggioranza in Consiglio comunale, partiti, sindacati e associazioni compiacenti ‘piangono’ perché rischiano di non potere gestire una nuova ‘scorpacciata’ di appalti ferroviari, come se gli appalti ferroviari, nel capoluogo siciliano, non avessero già provocato danni enormi. E’ perfettamente inutile fare presente a queste persone che Mondello, in questo momento, non ha bisogno del nuovo Tram, ma di un urgentissimo piano per fronteggiare problemi idrogeologici antichi che si sono incancreniti a causa delle folli cementificazioni degli ultimi 15 anni. Ci sono zone di Mondello e di Partanna Mondello che con piogge normali si allagano. Non vogliamo pensare cosa potrebbe succedere se in questa parte di Palermo dovesse arrivare dal cielo l’acqua che è arrivata a Catania nelle scorse settimane… Ribadiamo: è inutile fare presente questo pericolo; non gliene frega niente.
I Nuovi Vespri si occupa anche di Agricoltura. Abbiamo raccontato cosa sta succedendo nel modo con i cambiamenti climatici. In Canada, quest’anno, n Inverno la temperatura ha sfiorato i meno 50 gradi centigradi, mentre in Estate ha sfiorato i 50 gradi centigradi. In pratica, in pochi mesi si è avuta un’escursione termica di 100 gradi centigradi! E, a quanto pare, la situazione è sempre problematica. Leggiamo su METRO, il più diffuso quotidiano cartaceo del Regno Unito: “Una tempesta in Canada uccide una persona, migliaia di inondazioni mentre la Columbia Britannica è in stato di emergenza”. Questo è il titolo. Leggiamo alcuni passi dell’articolo: “Inondazioni estreme e frane hanno ucciso almeno una persona e causato l’evacuazione di circa 20.000 persone dalle loro case nella provvidenza canadese della British Columbia, dove Mercoledì notte è stato decretato lo stato di emergenza. Le forze armate canadesi sono state dispiegate per aiutare migliaia di residenti bloccati intrappolati da quando le forti piogge sono iniziate durante la notte di Domenica”. In pratica, in questa parte del Canada piove ininterrottamente da Domenica scorsa. Le notizie che arrivano di queste ore da questa parte del Canada sono frammentarie. Si parla di auto con a bordo automobilisti trascinati via dalla violenza delle acque. Impossibile, in questo momento calcolare i danni. Si teme che ci siano dispersi. “Gli elicotteri mercoledì hanno lasciato le scorte di cibo alle comunità montane bloccate dopo che le frane di fango hanno distrutto le strade e le inondazioni hanno sommerso le principali autostrade. Le forti piogge sono legate al fiume atmosferico, uno stretto corridoio di umidità concentrata nell’atmosfera, che gli scienziati hanno paragonato a ‘un fiume nel cielo’, secondo il Guardian“.
Le piogge torrenziali hanno interrotto le strade principali e tagliato tutti gli accessi ferroviari al più grande porto del Canada che si trova nella città di Vancouver. Il timore delle autorità è che i fiumi di questa zona del Paese possano esondare. “La città di Merritt – leggiamo sempre su METRO – ha ordinato a tutti i circa 8 mila residenti di partire Lunedì, poiché le acque del fiume sono aumentate rapidamente. Alcuni erano ancora intrappolati nelle loro case Martedì, secondo il portavoce della città Greg Lowis. La neve ha poi ricoperto la città Martedì e alcune auto sono state viste galleggiare nelle acque alluvionali fino a quattro piedi di profondità. La stessa regione ha subito un’ondata di caldo record sei mesi fa, che ha causato incendi che hanno devastato un’intera città”. Come si può notare, nel Canada si passa dal caldo asfissiante alle piogge torrenziali e spaventose, proprio come sta avvenendo in Sicilia. Nella nostra isola ci sono grandi problemi per l’agricoltura e supponiamo che lo stesso avvenga in Canada, se è vero che, quest’anno – come raccontiamo spesso – la produzione di grano canadese si è ridotta del 50%. Per anni il grano canadese – tenero e duro – è arrivato nei porti pugliesi e siciliani a iosa. Grano in moti casi maturato artificialmente a colpi di glifosato. Oggi il porto di Vancouver – da dove partono quasi tutte le navi piene di grano canadese alla volta della Puglia e della Sicilia – è mezzo isolato. Piogge e alluvioni si susseguono in Canada e in Sicilia. Il segno del destino?