Pietrangelo Fratangelo non ne voleva sapere di unirsi agli altri cittadini per festeggiare l’avvenimento. Continuava a lavorare nella sua bottega di calzolaio alla sommità di via Torrione, dove c’è un piccolo pianoro, fedele in tutto alle vecchie istituzioni borboniche. Vari amici lo avevano invitato a scendere nel Piano detta Terra ed unirsi alla folla nel grido di “Viva Vittorio”, ma a costoro rispondeva “Viva il Borbone”. I familiari di Pietrangelo, ed in particolare la nuora Saveria, erano spaventati per le conseguenze alle quali pensavano Pietrangelo stesse andando incontro, ma anche loro non erano riusciti a far recedere il parente dalla manifestazione di attaccamento al vecchio regime. Saveria, temendo il peggio, poiché la folla minacciava i fedeli dello sconfitto re borbonico, di nascosto dal suocero, che sicuramente non l’avrebbe approvata, fatta con tre nastri una coccarda tricolore la mise di soppiatto sull’architrave della bottega da calzolaio di Pietrangelo. La folla, allorquando passò minacciosa davanti al luogo di lavoro di Pietrangelo, con l’intendo forse di bastonarlo a dovere, ben conoscendo le sue idee, notò la coccarda tricolore e credendo in un ripensamento di Pietrangelo, mutò i propositi nei confronti del calzolaio, che, invece di essere bastonato, fu preso e portato quasi in trionfo per il paese. Pietrangelo, ignaro dell’azione della nuora, vistosi così trattato, si decise a gridare “Viva Vittorio”.
Pietro Fratangelo “Castellino del Biferno tra storia e cronaca, dal 1700 al 1860”
Tratto da CASTELLINO DEL BIFERNO E L’UNITA’ D’ITALIA
da Regno delle Due Sicilie.eu
Foto tratta da Wikipedia