Palermo, Domenica 14 Novembre, ore 11 e 44 circa. Percorriamo via Nortarbatolo in auto in direzione della rotonda di via Leonardo da Vinci. Sulla nostra destra c’è la stazione ferroviaria Notarbartolo, capolinea del Tram. Arriva un Tram da Borgo Nuovo. Sulla nostra sinistra scorrono le due carrozze. Contiamo un solo passeggero. Due minuti dopo abbiamo appena superato il semaforo di Piazza Ottavio Zino. Sulla nostra sinistra arriva un secondo Tram. Guardiamo l’orologio: sono le 11 e 46 circa. Due Tram nel giro di due minuti che arrivano da Borgo Nuovo. Osserviamo: due, forse tre passeggeri. Proseguiamo. C’è un po’ di traffico. Siamo bloccati dal semaforo che si trova poco prima di imboccare la rotonda di via Leonardo da Vinci. Arriva un terzo Tram, sempre da Borgo Nuovo: sono le 11 e 48 circa, forse qualche secondo in più. C’è un solo passeggero. Tre Tram, tutti arrivati da Borgo Nuovo, con un totale di sei passeggeri. Un delirio. Il nostro pensiero va ai 12 consiglieri comunali di Palermo e alla Cgil di Palermo che vogliono che il Consiglio comunale approvi il Piano triennale delle opere pubbliche dove, con un emendamento, hanno ‘infilato’ a umma umma il progetto per sei nuove linee di Tram. A sentire i 12 consiglieri comunali e gli ‘scienziati’ della Cgil di Palermo, senza questo Piano triennale delle opere pubbliche non riusciremo a sopravvivere (la chiamiamo così, Cgil di Palermo, perché, da vecchi socialisti, non ce la sentiamo di chiamarla ‘Camera del lavoro’: la Camera del lavoro è un’altra cosa: una cosa molto diversa dal sindacato che a Roma si ‘strica‘ con il Governo di Mario Draghi invece di piantargli uno sciopero generale per le vergognose privatizzazioni in stile “Ce lo chiede l’Europa” in corso d’opera; ed è anche una cosa altrettanto diversa dal sindacato che, a Palermo, fa da sgabello alla fallimentare amministrazione comunale di Leoluca Orlando).
Può uno schieramento politico e un sindacato che si definiscono di ‘sinistra’ chiedere a gran voce il Piano triennale delle opere pubbliche con dentro ‘infilato’ il progetto per sei nuove linee di Tram, ben sapendo che i 15 Km di Tram in esercizio a Palermo da alcuni anni sono un fallimento, anzi, un costosissimo fallimento in un Comune con i Bilanci sotto inchiesta da parte della Magistratura? Sarebbero queste le ‘priorità’ di Palermo? ‘Compagni’ della Cgil di Palermo, è tutta qui la vostra ‘progettualità? Trovate corretto che un’amministrazione comunale che non ne ha combinata una giusta, tra immondizia abbandonata per le strade, cimitero monumentale della città in tilt con le bare accatastate qua e là e via continuando con i problemi irrisolti realizzi sei nuove linee di Tram senza aver coinvolto la città, con il sotterfugio del progetto ‘infilato’ nel Piano triennale delle opere pubbliche? Compagni della Cgil di Palermo, non vi bastano i tanti cantieri ferroviari disseminati nella città con le opere lasciate a metà, cantieri che hanno distrutto il tessuto economico e commerciale di parti importanti della città? Ne volete ancora? E’ con le ‘abbuffate’ di appalti ferroviari che si crea l’occupazione in città? Davvero ci dobbiamo genuflettere all’ipocrisia? E’ questo il ruolo di un’organizzazione sindacale? Lo sapete o no, ‘compagni’ della Cgil, che Palermo, dopo essere stata ‘cementificata’ negli anni di Ciancimino ha subito, negli ultimi quindici-vent’anni, ulteriori, incredibili cementificazioni? A Palermo serve ancora cemento? A Mondello serve il Tram o servono gli interventi idraulico-forestali per evitare che un’alluvione tipo Catania crei un disastro? ‘Compagni’ della Cgil di Palermo, siete a ‘sinistra’ come Rifondazione comunista di Palermo?