Certo che la Sicilia è veramente ridotta male. Non ci bastano le alluvioni di Catania e di Siracusa. Non basta che ieri, per puro caso, gli decine di automobilisti non siano rimasti intrappolati nella pioggia e nel fango nella strada a scorrimento ‘veloce’ Palermo-Agrigento (n realtà, qualcuno è rimasto imprigionato ma non ci sono state sciagure e quindi tutto è stato archiviato). Non basta che il Governo siciliano non abbia ancora trovato la formula per prorogare la gestione degli ‘splendidi’ servizi di collegamento tra quello che resta della nostra Isola e le Isole Minori. No, tutto questo non basta. Adesso tre sindacalisti senza cuore, tre sindacalisti intrisi di rigido e assurdo rispetto per la logica – Giuseppe Badagliacca, Claudio Dolce e Fabio Mondello del Csa-Cisal, questi i loro nomi – pretendono che il Governo regionale siciliano, che la politica siciliana nomini – addirittura! – il Consiglio di amministrazione della società Seus 118, il Servizio ambulanze della nostra Isola. Leggiamo insieme il ragionamento privo di logica politica di questi tre sindacalisti che sembra vivano su Marte e non in Sicilia: “Dopo due mesi dalle dimissioni del vecchio Consiglio di Amministrazione, la Seus 118 si ritrova ancora senza una guida e senza un direttore generale: una società con più di 3 mila dipendenti e che svolge un servizio così delicato affidata al collegio sindacale per la sola amministrazione ordinaria. Pura follia. Chiediamo al Governo di procedere immediatamente alla nomina del nuovo Cda per offrire garanzie ai lavoratori e ai siciliani”.
Secondo questi tre sindacalisti, il presidente della Regione, Nello Musumeci, il leader di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Miccichè, i ‘capi’ siciliani della Lega, gli Autonomisti di Roberto Di Mauro, i centristi del Cantiere Popolare dovrebbero nominare il presidente e il consiglio di amministrazione del Seus 118 prima di sapere chi sarà il candidato alla presidenza della Regione, prima di sapere chi sarà il candidato sindaco di Palermo e – soprattutto – prima di conoscere quanti voti raccatteranno i partiti che sostengono l’attuale Governo regionale, ovvero Diventeràbellissima, Lega, Forza Italia, Autonomisti, Cantiere Popolare. Ora chiediamo a questi sindacalisti: e se, ad esempio, il presidente dovesse andare a Forza Italia di Gianfranco Miccichè e poi lo stesso Miccichè dovesse chiedere la candidatura del fratello alla presidenza della Regione – non ha importanza se nel centrodestra o nel centrosinistra, ricordiamoci che Gianfranco Miccichè è un attento lettore de I Viceré di Federico De Roberto e, in quanto tale, passa da uno schieramento politico all’altro senza pagare pegno anzi, riverito e osannato – che si fa, si toglie la presidenza del Seus a Miccichè per darla alla Lega o ai centristi? Peggio: se la presidenza e i consiglieri di amministrazione dovessero essere assegnati a partiti che raggranellano pochi voti che si fa? Si rifanno altre nomine? Ma come ragionano questi sindacalisti della Cisal? Insomma, cari amici della Cisal, il servizio 118 serve per portare i malati negli ospedali o per portare voti ai partiti? A non capire certe cose semplici ce ne vuole…
Foto tratta da IN SANITAS