“Verso la proroga ‘elettorale’ del servizio di collegamento via mare tra la Sicilia e le Isole Minori?“. Questo il titolo di un nostro articolo che abbiamo pubblicato lo scorso 2 Novembre. Un dubbio che ci attanaglia oggi. La telenovela marittima in corso potrebbe andare così: il Governo regionale siciliano si accorge che il nuovo bando per l’assegnazione del servizio di trasporto via mare tra la Sicilia e la Isole Minori presenta “criticità” – segnalate dai sindaci della stesse Isole Minori – e decide di ritirarlo. E siccome siamo già a Novembre, beh, non c’è il tempo di redigere un nuovo bendo senza “criticità”: così, per ovviare al problema che, “purtroppo”, si è creato, non resta che prorogare per un altro anno il servizio agli attuali gestori. Già, per un altro anno, perché la prima proroga è stata firmata dall’attuale Governo regionale alla fine del 2020 per il 2021. Anche alla fine del 2020 erano emerse “criticità”? E chi lo sa: quello che sappiamo è che, alla fine del 2020, il servizio di collegamento via mare tra la Sicilia e le Isole Minori è stato prorogato per il 2021. Oggi sappiamo che ci sono le “criticità” segnalate dai sindaci delle isole Eolie (come potete leggere qui).
Hanno ragione i sindaci delle Eolie? Assolutamente sì. Certo, il bando il Governo di Nello Musumeci – considerato che c’è già stata la proroga per l’anno in corso – lo poteva presentare nei mesi scorsi e rimuovere le “criticità” senza bisogno di arrivare a Novembre. O no, presidente Musumeci e assessore alla Mobilità, Marco Falcone? Lo sappiamo, presidente e assessore: siamo dei rompicoglioni, ma quello che pensiamo lo dobbiamo scrivere, è più forte di noi: ebbene, se, come non escludiamo, alla luce delle “criticità” emerse in questo piovoso e brumoso Autunno, si dovesse andare a una proroga del servizio noi abbiamo o no il diritto di pensare a una recita? Siamo troppo malevoli? magari sì, siamo malevoli, magari esageriamo con i retro-pensieri. Magari il Governo regionale non ritirerà il bando, o magari lo aggiornerà eliminando in quattro e quattr’otto le “criticità”. Non ci resta che aspettare.