C’è un po’ di rivugghio nel centrodestra siciliano. Chi si lamenta di qua, chi scrive di là. Si parla di una notizia vecchia di due giorni: il vertice del centrodestra siciliano convocato dalla Lega nei giorni scorsi del quale ha provato ad appropriarsi il coordinatore di Forza Italia in Sicilia, nonché presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè. Vertice andato in fumo due giorni fa e non oggi. Ribadiamo: notizia vecchia di due giorni (come potete leggere qui). Miccichè va un po’ a zig zag: vorrebbe abbuccare verso il centrosinistra ma nessuno tra i suoi (soprattutto tra i parlamentari), a quanto pare, sarebbe disposto a seguirlo; così prova a fare il leader del centrodestra siciliano, ma lo fa da generale con poche truppe e non è molto credibile. Due giorni fa, appena si è saputo che Miccichè aveva convocato la riunione del centrodestra siciliano nella sua stanza del Palazzo Reale di Palermo – sede del Parlamento dell’Isola – per parlare del possibile candidato a sindaco di Palermo (parlare e non decidere, perché il candidato a sindaco della quinta città d’Italia, dopo gli errori commessi a Milano e a Roma, sarà vagliato attentamente e deciso dai leader nazionali del centrodestra), in tanti, in questo schieramento politico, se la sono mutriata (mutriato, in palermitano stretto, significa infastidito, perché nessuno, nel centrodestra siciliano, si fida molto di Miccichè che persegue un solo obiettivo: farsi rieleggere alla presidenza del Parlamento siciliano, cosa che avverrà molto difficilmente con i voti del centrodestra). Insomma, non può essere Miccichè – che alle recenti elezioni comunali ha provato a fare coppia con il PD – a convocare la riunione del centrodestra.
Poi è trapelata la notizia che al vertice abortito due giorni fa e non in queste ore non sarebbe stato invitato il leader della rinata DC siciliana, Totò Cuffaro. Che su Twitter scrive: “Apprendo da una giornalista, cosa molto irrituale, che la DC non è invitata alla riunione del cdx. Il nostro è un partito umile ed educato, non va dove non è invitato. Amiamo la riflessione, ma non abbiamo la vocazione alla clausura. Troveremo altra compagnia con cui incontrarci”. Ci piacerebbe capire chi non avrebbe voluto far partecipare la DC di Cuffaro al vertice del centrodestra siciliano. La Lega siciliana? E che motivo avrebbe? Fratelli d’Italia? L’UDC? Gli Autonomisti di Raffafele Lombardo e Roberto Di Mauro? Diventeràbellissima del presidente della Regione siciliana Nello Musumeci? Quest’ultimo e Cuffaro non si sono mai amati: ma che interesse avrebbe, Musumeci, oggi molto debole politicamente, a mettersi contro Cuffaro?
Le cronache registrano un comunicato solo apparentemente assimilabile alla Commedia dell’assurdo firmato dai deputati regionali della Lega Marianna Caronia, Carmelo Pullara, Luca Sammartino e Giovanni Cafeo, dalla parlamentare europea eletta in Sicilia, sempre della Lega, Annalisa Tardino, e dal capogruppo al Consiglio comunale di Palermo, Igor Gerarda. “Siamo stupiti dalle parole di quanti, prima ancora di dire cosa vogliono fare per Palermo e la Sicilia, cominciano a mettere paletti rispetto a coloro con cui vogliono farlo e al perimetro entro cui farlo. In questo senso leggiamo con stupore che qualcuno dei possibili alleati non sarebbe stato invitato, come la DC. Siamo certi si sia trattato di un disguido. Diversamente, per parte nostra non possiamo che essere in disaccordo rispetto a tale scelta, perché, come ricordato da Matteo Salvini, il nostro punto di partenza e riferimento è il centrodestra insieme con tutti i partiti e movimenti che ai suoi principi si ispirano. Siamo certi che si porrà rimedio a questo che speriamo sia solo un disguido, confermando la scelta di un centrodestra inclusivo. Inoltre, abbiamo già detto e scritto che prima di parlare di nomi e squadre dobbiamo parlare di fatti e programmi. Saranno questi a determinare le aggregazioni per le prossime elezioni e non appunto i tentativi di creare o innalzare steccati”. Il comunicato è monco: non si dice, infatti, chi, nel centrodestra siciliano, si sarebbe dichiarato contrario alla partecipazione di Cuffaro a un vertice abortito due giorni fa! Dubitiamo che Cuffaro, due giorni fa, non sapesse che nessuno si sarebbe recato al vertice convocato da Miccichè per oggi. Così come non possiamo non notare che almeno tre soggetti del comunicato solo apparentemente assimilabile alla Commedia dell’assurdo – Marianna Caronia, Carmelo Pullara, Luca Sammartino – sono tre ex democristiani come Cuffaro, mentre gli altri tre potrebbero anche avere letto o aver deciso di leggere le opere di Don Sturzo…
Foto tratta da Museo Minimo