È boom di lavori eseguiti grazie al Superbonus anche in Sicilia. voluta dal governo Conte fa lievitare il numero di cantieri aperti sull’isola e fa nascere nuove imprese. I dati di ottobre sul Superbonus 110% diffusi da Enea confermano il successo della nostra maxi agevolazione.
In Sicilia ammontano a 700 milioni di euro gli investimenti innescati dal Superbonus. Un provvedimento che ha fatto ripartire in Sicilia il settore edile. Nel giro di due anni sono state create 2.600 nuove imprese, molte delle quali individuali. Ora però è caccia a operai specializzati, soprattutto “cappottisti”, specializzati nel cappotto termico, impiantisti ed elettricisti.
Come si legge su Repubblica, gli ultimi dati Infocamere e Unioncamere parlano chiaro: la Sicilia è la quarta regione d’Italia per nuove imprese edili costituite negli ultimi due anni, 2611. Il decreto “Rilancio” del 2020, appena prorogato dall’ultima legge di Bilancio, ha avuto un ruolo fondamentale visto che al 31 ottobre, in Sicilia sono state depositate ben 4328 pratiche per l’incentivo che hanno mosso investimenti per 695 milioni e 388mila euro, di cui poco più di 473 milioni, il 68 per cento, sono
stati ammessi alle detrazioni per lavori già realizzati e altri 222 milioni riguardano lavori da realizzare.
Secondo la cassa edile di Palermo e provincia, in un anno la massa salariale è cresciuta del 29 per cento, da 61 a 78 milioni di euro, e hanno lavorato 1400 operai in più rispetto all’anno scorso, il 17 per cento. E secondo i dati del bollettino Excelsior di Unioncamere sono previsti 9.200 ingressi nel settore. A mancare però sono gli operai specializzati, un fatto che mette a dura prova la tenuta del settore. Le imprese fanno fatica a trovare operai specializzati nei cappotti termici, elettricisti e impiantisti.