da Oreste Lauria
portavoce dei tirocinanti dell’Avviso 22 della Regione siciliana
riceviamo e pubblichiamo
Dopo l’ennesima perdita di tempo dell’assessorato regionale al Lavoro è necessario trovare una soluzione per risolvere il blocco dei restanti pagamenti delle indennità dovute di diritto ai tirocinanti dell’ Avviso 22 che, dopo aver svolto con regolarità il proprio lavoro, rischiano di perdere sia l’esperienza maturata che i soldi stanziati e mai ricevuti. Tra i tirocinanti ve ne sono alcuni che addirittura aspettano da 2 anni di essere pagati, rischiando seriamente di aver lavorato e di essere stati sfruttati senza ricevere nulla. Così come non è certo colpa dei tirocinanti se il bando è stato originato male e con procedimenti troppo complicate, allo stesso tempo la Regione siciliana non può mettere a rischio il diritto dei tirocinanti di ricevere ciò per cui hanno faticato a causa di una procedura poco trasparente.
Arrivati a questo punto i tirocinanti vogliono sapere con chiarezza dove si intoppano la pratiche, vogliono avere contezza dei tempi di pagamento, vogliono soprattutto che l’assessorato al Lavoro chiarisca finalmente i motivi dei ritardi e trovi una soluzione che non crei disparità tra i tirocinanti, perché è diritto di tutti di essere pagati allo stesso modo e con gli stessi tempi. Il 12 Ottobre scorso in aula all’Ars, con un fermo intervento del deputato Nuccio di Paola del M5S si è chiesto al Presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, di indagare presso l’assessorato competente per capire e risolvere la problematica dei pagamenti dei tirocinanti. Ad oggi però i ritardi si accumulano e una soluzione sembra sempre più lontana tanto da mettere addirittura a rischio i pagamenti futuri. Il presidente Miccichè si era assunto l’impegno di chiamare personalmente in assessorato e trovare un bandolo alla matassa, ma ad oggi è tutto fermo e in silenzio in questa che sta diventando la storia infinita dei tirocinanti dell’Avviso 22. Questa è l’ennesima dimostrazione che il governo regionale di Nello Musumeci non è in grado di garantire i diritti dei lavoratori siciliani: ancora una volta si calpestano i diritti dei lavoratori.