Man mano che il Governo dei “Migliori” va avanti, scopriamo che, a parte Cgil, Cisl e Uil, quasi tutte le altre organizzazioni sociali non la pensano come il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e come i suoi Ministri. A parte la mezza sceneggiata sulle pensioni, che si concluderà con un compromesso al ribasso per gli attuali pensionati (aspettiamoci il taglio delle pensioni) e per i futuri pensionati (l’obiettivo mandare gli italiani in pensione a 70 anni, opzione ‘europeista’ che, in uno con lo sfascio della sanità italiana, dovrebbe ‘alleggerire’ in prospettiva il sistema pensionistico, ‘ringiovanendo’ la popolazione…), Cgil, Cisl e Uil sono i più convinti sostenitori dell’attuale Governo ultra-liberista di Draghi, tant’è vero che non hanno ancora organizzato uno sciopero generale come Dio comanda contro l’attuale, pessimo Governo delle banche e della finanza (e di Confindustria). Non la pensano così altre forze sociali: è il caso del sindacato Agenti immobiliari FIMAA Palermo, l’Associazione proprietari CASA MIA e il Sindacato inquilini ANIA, i cui rappresentanti hanno vergato un comunicato al vetriolo dove si dice pana al pane e vino al vino.
“Anche questa volta il Governo non eletto del Presidente Draghi – leggiamo nel comunicato – applica la tecnica di distrazione di massa per ‘fottere’ per l’ennesima volta gli italiani. Prima agisce con proclami sul filo del terrorismo psicologico e predatore, annunciando che il Catasto Italiano dovrà essere riformato. Dopo aver lanciato l’allarme, controllato l’effetto generato tra la gente, ‘liscia il pelo’ ai cittadini dicendo che però entrerà in vigore solo nel 2026 e probabilmente per questa concessione pretenderà anche un ‘grazie’ attirando l’attenzione dell’opinione pubblica su un ‘problema’ fiscale che scatenerà i suoi effetti deleteri solo fra qualche anno. Contemporaneamente quasi a reti unificate il Presidente Mario Draghi e ed il Ministro dell’Economia Daniele Franco annunciano l’ennesima riforma fiscale per il bene degli italiani. Con grandi sorrisi e pacche sulle spalle, a complimentarsi per la loro bravura, vogliono convincerci che questa ennesima riforma è necessaria perché ‘udite udite’ il sistema fiscale è vecchio, ed ha quasi cinquant’anni. Fra i vari interventi previsti da questa ennesima nuova riforma, oltre alla revisione del Catasto che sicuramente porterà ad un incremento di tasse, questo Governo non eletto dal popolo ha deciso di mettere mano anche alla Cedolare secca che subirà un ritocco vergognoso ed in un’unica soluzione si passerà dal 21% al 26%. Motivando questa ‘necessità’ con una frase che ormai è diventata ‘terroristica’ per tutti noi cittadini indifesi contro l’arroganza del potere: ‘l’Europa ce lo chiede’ perché una semplice frase che parla di Catasto è inserita nell’ormai ‘sacro testo’ del PNRR”.
“Ma pur con tutto ciò – prosegue la nota firmata dal presidente del sindacato immobiliari FIMAA Palermo, Angelo Virga, da Cetty Moscatt, presidente dell’Associazione proprietari CASA MI e da Andrea Monteleone, Segretario del Sindacato inquilini ANIA – gli esponenti del Governo Draghi continuano a rassicurare gli italiani: ‘Questo governo non tassa e non tocca le case degli Italiani’ e ‘tutti pagheranno la stessa cosa di prima, nessuno pagherà di più e nessuno pagherà di meno'”. Un modo di agire “che otterrà solo il risultato di annullare la timidissima ripresa del mercato immobiliare, creando anche uno spartiacque tra i grandi investitori immobiliari che sempre più si affacciano nel mercato immobiliare italiano e che comunque saranno in grado di reggere l’urto fiscale, e la capillare microproprietà dei tanti italiani che con grandi sacrifici hanno comprato la loro prima casa e una seconda casa per donarla in prospettiva ai loro figli. Aggravare il già pesante fardello fiscale che colpisce gli immobili, significa infine distruggere anche il mercato delle locazioni brevi che sempre più caratterizza il nostro territorio”. Un mercato, quello delle locazioni brevi, conclude la nota delle tre organizzazioni, che si è sostituto “all’assenza, non sappiamo se voluta o conseguenziale, di una politica turistica seria capace di offrire una rete ricettiva alberghiera in grado di assorbire la crescente richiesta turistica”.
P.s.
A proposito di Sindacato degli inquilini: cosa pensano del Governo Draghi i nostri amici del SUNIA? Sono sulla stessa linea di Cgil, Cisl e Uil?
Foto tratta da Starting Finance