Agricoltura

Brutte notizie per i produttori di pasta: gli agricoltori canadesi non vogliono vendere il grano duro perché aspettano che aumenti il prezzo

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  • In alcune zone del Canada è arrivata qualche pioggia. Ma ce ne sono altre dove la siccità non molla. Problemi per la semina del grano tenero canadese?
  • L’annata, per il Canada, è stata pessima. Ma c’è disponibilità di grano tenero canadese per l’esportazione (molto richiesta la varietà ‘di forza’ Manitoba). I produttori di grano duro canadese, invece, non hanno alcuna intenzione di vendere, perché aspettano che il prezzo cresca ancora 

In alcune zone del Canada è arrivata qualche pioggia. Ma ce ne sono altre dove la siccità non molla. Problemi per la semina del grano tenero canadese?

Tutto a posto, in Canada, per la semina del grano tenero? Ricordiamo che, nel mondo, il grano tenero è il più coltivato e il più commercializzato, e il Canada è un grande produttore di grano tenero che viene esortato in mezzo mondo (a cominciare dal grano tenero ‘di forza’ varietà Manitoba, che i lettori de I Nuovi Vespri conoscono benissimo). Per la cronaca, il grano tenero, in Canada, si semina in Autunno, preferibilmente ad Ottobre, per essere raccolto a Giugno, a differenza del grano duro che in Canada si semina ad Aprile per essere raccolto a Settembre e, da qualche anno a questa parte, anche ad Agosto a causa del clima cambiato (sono note le immagini della raccolta del grano in Canada ad Agosto con i campi già innevati). Il grano duro canadese, spesso, non riesce a maturare naturalmente e viene fatto maturare a colpi di glifosato, utilizzato impropriamente in fase di raccolta: da qui la presenza di glifosato nel grano duro canadese. Oggi vogliamo parlare anche del grano tenero canadese, che sconta qualche problema, perché se è vero che in alcune aree di questo Paese sono arrivate le piogge, è altrettanto vero che ci sono vaste zone del Canada – Alberta e Saskatchewan – dove persiste la siccità.

L’annata, per il Canada, è stata pessima. Ma c’è disponibilità di grano tenero canadese per l’esportazione (molto richiesta la varietà ‘di forza’ Manitoba). I produttori di grano duro canadese, invece, non hanno alcuna intenzione di vendere, perché aspettano che il prezzo cresca ancora  

Difficile dire come sarà la prossima annata granicola in Canada. Quest’anno è stato un mezzo disastro a causa della siccità. Bisognerà capire cosa succederà già a partire da questi giorni. Da quello che abbiamo capito leggendo le notizie qua e là, il Canada, bene o male, è pronto per esportare una buona parte del grano tenero prodotto: e questo va bene per l’industria dolciaria, per la produzione di pane e anche di pizze. Non sono, è chiaro, i i quantitativi di grano tenero esportati normalmente dal Canada in mezzo mondo: ma un certo quantitativo pronto per l’esportazione c’è. E questo ci sta, perché i prezzi cresciuti sono uno stimolo a vendere. Completamente diverso il discorso per il grano duro canadese. E lì entrano in gioco gli agricoltori di questo Paese che conoscono perfettamente l’andamento del mercato mondiale. Questi ultimi sanno che il prezzo del grano duro crescerà ancora, perché molto richiesto per la produzione di pasta non solo dall’Italia, ma anche da altri Paesi del mondo che producono pasta. Insomma gli agricoltori canadesi che producono grano duro in questa fase non sarebbero orientati a vendere, ma preferiscono aspettare che il prezzo di questo cereale vada ancora su. Sarà interessante capire dove si riforniranno di grano duro i produttori di pasta, a cominciare da quelli italiani. Direte: ma la pubblicità degli ultimi anni non ci ha riempito la testa della “pasta prodotta con solo grano duro italiano”? Sì, a parole, in Italia, sono tutti bravi. Solo che quest’anno, quando si è capito che i cambiamenti climatici hanno distrutto la metà della produzione di gran duro del Canada, nel mondo della pasta italiana in tanti sono andati in tilt.

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