“Tornare al voto vorrebbe dire bloccare la ripresa del Paese, nel momento in cui dobbiamo gestire i fondi del Pnrr e concludere la campagna vaccinale. E’ semplicemente sbagliato”, sottolinea Di Maio, per il quale quello tra Letta e Conte per discutere di Quirinale “è stato un incontro legittimo tra due leader politici che ora sono chiamati a coinvolgere i loro gruppi parlamentari. E’ evidente che la discussione sul Colle sia uno degli argomenti politici di queste settimane”.
“Di sicuro Draghi ha tutto il nostro supporto per il lavoro che sta facendo – prosegue il ministro -. E se permette io non ho nessuna intenzione di entrare nel dibattito sul toto-Quirinale, che può avere come unico risultato quello di bruciare i nomi migliori”.
Alla domanda se il M5S ormai sia una costola del Pd, Di Maio risponde così: “Non scherziamo. Abbiamo identità diverse. Poi su lavoro e transizione ecologica abbiamo una visione comune, attorno alla quale stiamo costruendo un progetto condiviso. A differenza di quello che succedeva con la Lega, alla quale interessano solo i sondaggi e non il Paese. Mi pare però che neppure i sondaggi siano buoni per loro”.
(ITALPRESS).
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