Pioggia di concorsi sulla Sicilia in aria di elezioni. Con l’avvicinarsi della tornata elettorale che rinnoverà Ars e presidenza della Regione si fa sempre più concreto l’arrivo di selezioni pubbliche dai centri per l’impiego alla Forestale alle partecipate regionali. Si sbloccano così le selezioni pubbliche attese anche da due anni.
In tutto 2400 posti di lavoro
Su Repubblica viene calcolato che in Sicilia potrebbero trovare lavoro ben 2400 persone nei Centri per l’impiego come all’Ast, nei Mercati agroalimentari, nel Corpo forestale, con contratti a termine o a tempo indeterminato. Si tratta di concorsi attesi da anni che perà sarebbero rimasti nel cassetto in attesa delle elezioni. Risale al 2019 la decisione di assumere nei Centri per l’impiego ma il concorso è slittato. “Entro quest’anno — ha detto l’assessore regionale al Lavoro, Antonio Scavone — partiranno le procedure. Le prove saranno celebrate fra gennaio e febbraio”.
I posti alla Regione
Poi partirà un altro concorso atteso da anni alla Regione, che ai 40 posti iniziali se ne aggiungeranno altrettanti per i quali nel frattempo si sono liberate le risorse. “Prevediamo 20-25mila concorrenti per 80 assunzioni”, dice l’assessore Zambuto”. I concorsisti però sono in attesa anche di un’altra infornata che prevede l’ingresso diretto alla Regione, quello da 300 contratti triennali che lo stesso Zambuto ha annunciato in vista del Recovery plan: il bando, secondo la Regione, sarà pronto nelle prossime settimane, e prevede l’ingaggio di due esperti nel settore economico-finanziario, cinque professionisti della pianificazione, 48 esperti nel settore amministrativo e 215 tecnici, tutti da distribuire fra Regione e Comuni.
Concorsi anche all’Ast
Nei giorni scorsi inoltre pare essersi sbloccato il concorso per le assunzioni nel Corpo forestale. Saranno 46 le assunzioni iniziali per poi procedere a contrattualizzare nel corso degli anni i primi 600 idonei in graduatoria. Posti anche all’Ast che ha redatto un piano del fabbisogno che prevede 250 immissioni in organico. Al momento, però, l’azienda ha ottenuto un via libera informale solo per i primi 150 posti, rinviando il resto agli anni che verranno.
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