C’era una volta la Fiera storica di Sant’Agata di Militello, provincia di Messina, cittadina che si distende ai piedi dei monti Nebrodi, oggi Parco naturale. C’era una volta una Fiera storica che affonda le radici nel ‘700, quando nella marina di Sant’Agata arrivavano da tutti i Nebrodi allevatori di cavalli, di bovini, di capre, ma anche artigiani che oggi rappresentano gli Antichi mestieri che si vanno perdendo. C’era una volta una grande tradizione culturale che il sindaco-genio di Forza Italia di questa cittadina, Bruno Mancuso, è riuscito a eliminare. “La vicenda della Fiera storica di Sant’Agata Militello, nella sua linearità – dice Fabio Cannizzaro, segretario territoriale del Circolo del Partito di Rifondazione Comunista ‘Francesco Lo Sardo – ci racconta, racconta ai cittadini non solo santagatesi ma dell’intero comprensorio di come l’annullamento della nota manifestazione renda chiaro che non sempre la gestione privata delle cose e degli eventi rappresenti per le Comunità, in assoluto, un vantaggio o un bene”.
La Fiera storica di Sant’Agata di Militello era prevista per il 14 e 15 Novembre. “Era”, perché la vecchia politica siciliana che da queste parti è personificata dal sindaco berlusconiano Mancuso è riuscita nell’impresa ‘epica’ di farla saltare. “La scelta del sindaco di Sant’Agata Militello, Mancuso, della sua Amministrazione di affidare la gestione della tradizionale fiera ai privati ha visto – dice sempre Cannizzaro – di fatto, andare disatteso alla scadenza del termine previsto la presentazione, da parte delle due ditte in lizza, della documentazione prevista. Risultato? La Fiera non si farà! Cosa significa, in concreto, tutto ciò? Vuole forse dire che eventi così significativamente importanti più per la ricaduta sociale che, oggi, per quella economica in sé possono e debbono essere pensati, pianificati e realizzati al di là di logiche aziendaliste? La risposta appare in tutta evidenza: SÌ! Il Circolo Territoriale del Partito della Rifondazione Comunista, dunque, invita tutti, amministratori, forze sociali e politiche del comprensorio a riflettere su quanto accaduto a Sant’Agata Militello per ripensare le ‘logiche’ di privatizzazione che spesso, troppo spesso ispirano in tanti, diversi campi scelte d’indirizzo e che rischiano di creare più difficoltà che opportunità per i cittadini”.
Foto tratta da Viva Sicilia