- “Quando la merda avrà valore i poveri nasceranno senza culo”
- Le ‘riforme’ per Confindustria del Governo Draghi
- Il Green pass del capitalismo liberista giocando con il fuoco della pandemia
“Quando la merda avrà valore i poveri nasceranno senza culo”
“Quando la merda avrà valore i poveri nasceranno senza culo”. Chi scrive ricorda ancora questa scritta che campeggiava – solitaria – nella Palermo dei primi anni ’70. Qualche anno prima era scomparso il giornalista Mauro De Mauro e in città andavano di moda le botte tra fascisti e anarchici. C’erano anche le bombe. O meglio, qualche anno prima, a Milano, si era consumata la strage di Piazza Fontana. La responsabilità era stata appioppata agli anarchici. Allora era quasi impossibile capire cosa stavano combinando. Chi, invece, aveva le idee molto chiare era il leader socialista Pietro Nenni. I socialisti erano arrivati al Governo nell’Italia circa un decennio prima e avevano iniziato a proporre alcune riforme. Ne ricordiamo due in particolare: la nazionalizzazione dell’energia elettrica voluta soprattutto dal socialista Riccardo Lombardi e lo Statuto dei lavoratori, frutto dell’impegno testardo del socialista Giacomo Brodolini. In prospettiva c’erano altre riforme, che vennero bloccate con le bombe e con le stragi. Pietro Nenni aveva capito benissimo quello che stava succedendo. Nel mondo – e quindi anche in Italia – soffiava il vento del ’68. “L’immaginazione al potere” bussava alle porte della politica. Le risposte potevano essere due: riforme o repressione. L’Italia scelse la seconda via. La ‘Strategia della tensione’ serviva proprio a questo: per giustificare la repressione delle rivolte nelle piazze e per fermare le riforme, spaventando la popolazione italiana che, terrorizzata, al momento del voto, applicava il vecchio detto siciliano Megghiu ‘u tintu canusciutu cu ‘u bonu a canusciri, meglio la vecchia politica, anche se non è il massimo, che la nuova politica che ci porta le bombe e le stragi…
Le ‘riforme’ per Confindustria del Governo Draghi
Oggi non abbiamo le bombe e le stragi. Ma abbiamo le proteste di piazza contro un Governo – il Governo di Mario Draghi – che è l’esatto contrario del Governo italiano di fine anni ’60-primi anni ’70. Se Nenni, Lombardi, Di Martino cercavano, tra mille difficoltà, di far passare alcune riforme strutturali in favore delle masse popolari, scontrandosi, anche, con l’opposizione del Pci che voleva tutto fermo per difendere la propria rendita di posizione elettorale, oggi il Governo Draghi deve fare un’operazione contraria, proseguendo sulla strada tracciata dal Governo di Matteo Renzi: togliere ai ceti popolari per dare linfa a Confindustria, che dovrebbe guidare la ‘rinascita’ dell’economia italiana. Tutte fesserie, ovviamente, perché dentro l’Eurozona l’Italia è condannata alla colonizzazione da parte della Mitteleuropa, Germania in testa. Ma questo non si deve dire. Anzi, bisogna raccontare che, nonostante i circa sessanta tavoli di crisi gestiti dallo stesso Governo Draghi (leggere Ministero del ‘presunto’ Sviluppo Economico gestito dal leghista già ‘unioneeuropeizzato’ Giancarlo Giorgetti), in Italia il PIL crescerà del 4, del 6, del 10% e altre fesserie varie.
Il Green pass del capitalismo liberista giocando con il fuoco della pandemia
Intanto c’è anche la pandemia. E cosa c’è di meglio del Green pass per tenere a freno la popolazione italiana in attesa di eliminare l’IRAP per favorire le imprese, per fare pagare la sanità oggi pagata con la stessa IRAP ai ceti popolari, magari con la ‘riforma’ del Catasto? Cosa pensate che sia la ‘riduzione delle tasse’ annunciata dal Governo Draghi? La maggior parte delle imprese che usufruirà della riduzione sensibile – meglio se dalla diretta eliminazione – dell’IRAP sarà nel Nord Italia. Corretto che la Lega appoggi tale manovra. Solo che, fatti quattro conti, la Lega forse manterrà i voti al Nord, ma li perderà nel resto d’Italia. E’ interessante notare come in questa manovra di ‘incaprettamento’ delle classi medie e medio basse – destinate a diventare, rispettivamente medio basse e povere – c’è la ‘sinistra’: il PD e il partito del Ministro Roberto Speranza. Ovviamente, quando scopriranno di essere stati gabbati, quando scopriranno – soprattutto al Sud e in Sicilia (leggere Autonomia differenziata, altra ‘riforma’ del Governo Draghi – di avere meno sanità e meno scuola i ceti che da medio bassi saranno diventati poveri e i ceti medi che saranno diventati medio bassi si incazzeranno un po’. Per fortuna che c’è la pandemia e il Green pass, così il controllo sociale sarà assicurato meglio. In realtà, in Italia, stanno giocando troppo con la pandemia, che non è finita: ma questo è un altro discorso che affronteremo in un altro articolo. Per ora bisogna reprimere le piazze, modello Trieste, e la televisione ne deve parlare quel poco che basta per far capire che chi protesta a Trieste è brutto, sporco e cattivo, mentre Draghi con il suo Green pass nei luoghi di lavoro sta salvando l’Italia…
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