Gasperini “Assenze pesanti, ma giocheremo da Atalanta”

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MANCHESTER (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – “Sicuramente è una partita, come con il City e con il Liverpool, da cui usciremo arricchiti, con qualcosa di più nel bagaglio e nel repertorio”. Così il tecnico dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, ha presentato la sfida di Champions League contro il Manchester United. “Le gare precedenti sono state durissime, decisive, ci hanno portato risultati utili per le qualificazioni. Quando ti confronti con la Premier giochi contro il top. Il livello di difficoltà è altissimo, ma c’è opportunità di crescita”. Il tecnico ha poi proseguito: “Emergenza? Hai il vantaggio che non rischi di sbagliare la formazione. Sarà molto più semplice non sbagliare i cambi o gli undici, è l’unico vantaggio che vedo. Ci saranno degli accorgimenti, ma non credo che l’Atalanta si debba snaturare. Magari con degli adattamenti, ma vogliamo continuare a fare il nostro gioco”. Tra le stelle dello United CR7. “Ronaldo non devo presentarlo io, è un giocatore straordinario. Penso che abbia fatto gol con tutti, i numeri parlano da soli. Ha continuato a segnare anche qui. Ultimamente lo United ha fatto qualche passo falso, ma il valore è altissimo. Ronaldo è pericolosissimo, sappiamo quale sarà la difficoltà della gara, ma questo succede quando arrivi a certi livelli”, dice Gasperini che non nasconde l’emozione di giocare in uno stadio mitico come l’Old Trafford. “Bellissimo, dovremo trasformare questa emozione in energia positiva”. Da mister Gasperini a capitan Marten De Roon. “Queste partite che giochi in Europa ti fanno crescere molto, giochi contro squadre che sono abituate a vincere e ad attaccare. Giochi contro avversari che praticano un calcio da cui puoi imparare molto. Siamo cresciuti molto sotto tutti gli aspetti, giochiamo queste partite e c’è davvero poco da dire – dice il centrocampista nerazzurro -. Da cinque anni sono qua, ma secondo me non c’è un solo capitano, siamo una squadra intera che parla e si diverte. Siamo tutti capitani”.
(ITALPRESS).
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