L’avvocato Lillo Massimiliano Musso sarà a Trieste Mercoledì 20 Ottobre per esprimere vicinanza e sostegno ai dissidenti portuali. Musso, da sempre impegnato nel sociale, è stato il primo a lanciare l’allarme in Italia della deriva democratica già sul finire del mese di Febbraio 2020, documentando il colpo di Stato attraverso seguitissime dirette sui social. Minacciato di arresto, più volte posto in maniera illegale in stato di fermo, la sua famiglia ha pagato il prezzo più alto con il TSO illegale subito da suo fratello, Dario Musso, il 2 maggio 2020. Dalle iniziative dell’avvocato Musso, ricordiamo, è scaturito il principale fermento culturale e politico dell’ampio fronte del dissenso. È stato il protagonista di innumerevoli iniziative di qualità con cui sono stati lanciati a livello nazionale gran parte di coloro che oggi sono paladini delle piazze; con le sue iniziative si è giunti alle autopsie di Bergamo, alla modifica del decreto Azzolina, all’inibizione dell’uso dei TSO per tamponi e vaccini. Musso ha, soprattutto, animato il fronte legale, fondando il collegio difensivo nazionale Mille Avvocati per la Costituzione, costituendo il comitato tecnico scientifico Mille Medici per la Costituzione e il comitato scuola e università Scuola per la Costituzione. Ha, in ultimo, isolato i violenti, consentendo alle piazze italiane di scrollarsi di etichette e pressioni di “destra estrema”.
A Trieste con lui vi sarà una delegazione della Confederazione di Forza del Popolo, con i referenti territoriali del Friuli Venezia Giulia e della città di Trieste, Udine e Gorizia. Hanno annunciato la loro presenza anche i Mille Avvocati per la Costituzione, con il presidente Angelo Di Lorenzo e con gli avvocati Roberto Martina, Denise Serena Albano, Serafina Lentini ed Emilio De Stefano. Confermata la presenza delle avvocatesse friulane Giorgia Tripoli (Udine), portavoce nazionale di Mille Avvocati, ed Elena Feresin (Gorizia), presidente dell’assemblea generale di Forza del Popolo. “Tenterò di aprire un tavolo politico nazionale proprio a partire da Trieste – dice Musso -. Garantiamo appoggio politico pieno agli irriducibili di Trieste, che chiameranno tutte le città italiane alla mobilitazione generale. E all’urlo ‘Trieste chiama’ ogni città italiana risponderà presente!’. La ragione sarà la nostra spada. Il diritto il nostro scudo. Sono giorni in cui la nostra non violenza ci chiama ad atti di puro candore. La nostra presenza, sempre crescente nelle piazze e per le strade, arriverà al punto da imporre lo stop di questa dittatura. Se ne devono andare – conclude Musso – con la vittoria piena di un popolo italiano che smette di essere ribelle e diviene consapevole della sua forza”.