da Erasmo Vecchio
presidente di Identità Siciliana
riceviamo e pubblichiamo
Le elezioni comunali siciliane del 10-11 Ottobre sono servite a taluni per scaldare i motori in vista delle elezioni regionali siciliane del
Nell’area autonomista ed indipendentista da oltre un anno si ripropongono riunioni, spesso inficiate da nostalgie che, tuttavia, confermano un fermento in atto, perché in questa fase storica serve un’azione politica alternativa e contraria all’attuale assetto politico in uno schema del tutto diverso da quello che ha reso la Sicilia colonia di Roma e del Nord. Un’azione che abbia la forza di imporre ai Governi regionale e nazionale temi cruciali per la rinascita della Sicilia. Nella nascita di questa azione serve metterci l’anima, la visione, il progetto, l’entusiasmo e la generosità romantica. Lasciando fuori gli ascari, servili, ignavi e pericolosi, un autentico circo Barnum di soggetti a tutto vocati, meno che a fare i guerrieri indipendentisti, autonomisti e sovranisti. Questa politica deleteria, ad oggi, è stata rappresentata e guidata in Sicilia da un manipolo di soggetti che alla Sicilia hanno voltato le spalle tanto che oggi un elettore siciliano su due non vota. Il vero sconfitto in queste elezioni amministrative dell’Ottobre 2021, infatti, è la capacità della politica siciliana di dare rappresentanza alle domande del suo corpo sociale.
Non serve più il richiamo alla tradizione e la denunzia dei diritti negati a partire dalla sistematica violazione dello Statuto autonomistico. Oggi serve una “politica popolare” che si alimenti della partecipazione del nostro Popolo. De Gasperi ci diceva che la politica o la fai o la subisci. “Politica” intesa nel termine più nobile come gestione dei fatti che ci riguardano. Credo personalmente che la sensibilità politica nasca da diverse nature, a volte come risposta alle avversità della nostra vita quotidiana, altre invece come reazione alla rassegnazione o alla disperazione di non poter essere utile attraverso il proprio contributo alla vita della Comunità di appartenenza e di vita. Oggi in Sicilia, tuttavia, qualcosa si muove, perché alcune persone libere, competenti, responsabili e soprattutto indipendenti hanno deciso di avviare un efficace percorso politico per costruire una Sicilia libera dalla mafia, dalla corruzione, dalla miseria materiale ed intellettuale, dall’individualismo e dall’egoismo, coniugando l’esperienza dei padri con l’energia dei figli ed affermare il diritto della Sicilia a costruire il proprio destino.
Per questo, ed altro, Sabato 30 Ottobre alle ore 10,00, all’Hotel San Michele di Caltanissetta alcune persone, gruppi politici siciliani e liberi movimenti civici si riuniscono per affermare la consapevolezza della capacità di un popolo e non la sua rassegnazione. Per sancire la reale voglia di partecipazione al cambiamento, non subire modelli e metodi che alcuni vogliono imporre e delineare, altresì, un strategia condivisa a partire dalle elezioni regionali dell’Autunno 2022, per rappresentare il Popolo siciliano, quello forte ed operoso che vuole reagire ad un sistema politico nazionale che, con la complicità di un esercito di ascari, ha sfruttato e depredato la Sicilia ed il suo Popolo. Da “GranSicilia” a “Identità Siciliana”, dalla “Sicilia ai sicilianisti” a “Uguaglianza per la Sicilia” e tanti altri parteciperanno, pertanto, con orgoglio per arrivare ad una piattaforma politica, economica, sociale, comune da condividere ed alimentare attraverso la partecipazione attiva della Comunità siciliana e del suo Popolo.
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