Mattinale

Quanti saranno oggi gli italiani in piazza per dire “No” al Green pass e al Governo Draghi?/ MATTINALE

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  • Diciamolo con chiarezza: quella di oggi sarà anche una protesta contro il sindacati che ‘abbracciano’ il Governo Draghi
  • Dal porto di Trieste al mondo dei trasporti
  • Il Governo Draghi ha provato a dividere i lavoratori: dimostriamogli che non c’è riuscito!
  • Un segnale importante dal mondo dei docenti universitari 
  • La Sicilia di Nello Musumeci già ‘abbracciata’ al Governo Draghi. Presidente Musumeci: quando andrà a casa sarà sempre troppo tardi. Quando ci libererà della sua presenza? 

Diciamolo con chiarezza: quella di oggi sarà anche una protesta contro il sindacati che ‘abbracciano’ il Governo Draghi

E venne il giorno delle verità. Oggi, infatti, sapremo se in Italia c’è ancora democrazia, o se a dettare legge c’è l’uomo solo, al secolo Mario Draghi con il suo Green pass, ovvero la ‘punizione’ che le multinazionali farmaceutiche hanno imposto per gli italiani che non si sono piegati al vaccini sperimentale anti-Covid. Sapremo se l’Italia è tornata ad essere quella del Britannia, o se è ancora in grado di opporsi alla nuova tirannide dell’accoppiata mercati-vaccini anti-Covid. Dicono che la protesta stia partendo dai lavoratori del porto di Trieste, e in parte è vero. Ma la speranza è che oggi, a scioperare contro un Governo imposto dai massoni e dai ‘banditi’ dell’Unione europea dell’euro siano in tanti. Gli occhi non sono puntati solo su Trieste, ma su tanti lavoratori italiani pronti a difendere la Democrazia. Perché oggi si capirà se il sindacalismo italiano è rappresentato dal segretario generale della Cgil, Maurizio Landini che si abbraccia con Draghi, insomma, se il sindacalismo italiano è rappresentato da Cgil, Cisl e Uil che fiancheggiano il Governo Draghi (incredibile che queste tre organizzazioni sindacali abbiano accettato, di fatto, che i lavoratori debbano pagare di tasca propria i tamponi!), o se gl’italiani possono sperare in un sindacalismo diverso, libero, democratico, in grado di rappresentare gli interessi dei lavoratori e non quelli del Governo Draghi e della Confindustria. Il Governo, fino a ieri sera, minimizzava. E riproponeva, vergognosamente, i tamponi gratis per i lavoratori del porto di Trieste, facendo finta di non capire che la protesta dei lavoratori del porto di Trieste non nasce per vil denaro (cioè per l’unico valore in cui credono il Governo Draghi e i suoi tirapiedi), ma nasce in difesa della Democrazia.

Dal porto di Trieste al mondo dei trasporti

La protesta di oggi, se prenderà piede in tutta l’Italia, se riuscirà ad esprimersi in modo corale, sarà una protesta in difesa della libertà. Oggi sapremo se tutti in Italia sono disposti ad inginocchiarsi davanti al Governo Draghi, o se ci sono ancora persone libere che non si inginocchiano. Oggi sapremo se Draghi può fare quello che vuole, o se si sta finalmente mettendo un freno al suo strapotere. Non sappiamo chi, oggi, aderirà allo sciopero. Non sappiamo se ci sarà un’adesione degli autotrasportatori. Non sappiamo se ci sarà un’adesione dei lavoratori dei trasporti pubblici e privati. E quando parliamo di trasporti non ci riferiamo solo ai treni, ma anche al trasporto gommato comunale e intercomunale e ai lavoratori del trasporto marittimo. Non sappiamo ancora se alla sciopero di oggi aderiranno i sindacati autonomi, che ormai rappresentano la grande maggioranza dei lavoratori (a differenza di Cgil, Cisl e Uil, che ormai rappresentano malinconicamente la maggioranza dei pensionati). Oggi vedremo se esiste ancora l’Italia democratica. Ci auguriamo che dai sindacati Sifus Confali e ORSA arrivino segnali importanti.

Il Governo Draghi ha provato a dividere i lavoratori: dimostriamogli che non c’è riuscito!

Come può un Governo – cioè il Governo Draghi – offrire i tamponi gratis ai lavoratori portuali e non fare la stessa cosa per tutti gli altri lavoratori non vaccinati? Ma Draghi e i suoi Ministri si rendono conto della gravità del loro atto? Come si fa a utilizzare in modo così spregiudicato due pesi e due misure ignorando un principio elementare di democrazia ovvero l’uguaglianza dei diritti dei lavoratori? E come hanno fatto i dirigenti di Cgil, Cisl e Uil a non far notare a Draghi un principio di democrazia così elementare? Insomma, il Governo Draghi ha dimostrato che i propri principi possono essere barattati (ma vi rendete conto che pessima figura che ha fatto il Governo Draghi? ha offerto i tamponi gratis agli operai del porto di Trieste che annunciavano lo sciopero contro il Green pass per incassare un “No” grande quanto una casa; che lezione di stile e di Democrazia che i lavoratori portuali hanno dato a Draghi e al suo inutile e dannoso Governo!). Che debbono pensare dell’attuale Governo gli altri lavoratori? Questo è già un motivo per scendere in piazza. Perché il Governo Draghi, offrendo i tamponi gratis a una categoria di lavoratori – cosa che ha messo incredibilmente per iscritto in una circolare! – ha provato a dividere il mondo del lavoro con una proposta miserabile! Ma in quali mani è finita l’Italia? Si può governare un Paese giocando al Mercante in fiera con i diritti dei lavoratori? Che debbono pensare – facciamo solo un esempio, ma e ne sarebbero tanti altri – i docenti della scuola non vaccinati? Ma Draghi e i suoi Ministri si rendono conto di quello che stanno combinando?

Un segnale importante dal mondo dei docenti universitari 

Dal mondo dell’università arriva una notizia importante: l’adesione allo sciopero di oggi dei docenti Universitari schierati contro il Green pass. Gira sula rete un documento che conta più di mille firme: “Come docenti universitari contro il ‘greenpass’ aderiamo convintamene allo sciopero generale che avrà inizio Venerdì 15 Ottobre 2021 per dire no alla discriminazione imposta dal lasciapassare verde. Saremo al fianco di tutti gli altri lavoratori in questa lotta per la libertà, per il lavoro e per la democrazia. Saremo al fianco degli studenti che si stanno impegnando in questa battaglia per i diritti di tutti gli italiani. Senza una serrata lotta politica e sindacale il Green Pass non verrà ritirato. Lo sciopero generale è un primo passo nella giusta direzione. Nel difficile percorso per riportare il dibattito scientifico e politico nell’alveo che merita – sottolineano i coordinatori dei docenti – Venerdì 15 Ottobre 2021 è una data importante: non lasciamo soli gli scioperanti, facciamo in modo che tutti gli italiani comprendano la gravità dell’attacco compiuto contro i diritti fondamentali di tutti i cittadini. Ribadiamo che la lotta per la libertà di oggi, per una parte dei cittadini italiani, è la lotta per libertà di tutti di domani”. Ci auguriamo che oggi anche gli studenti scendano in piazza per la Democrazia e non soltanto contro il Green pass.

La Sicilia di Nello Musumeci già ‘abbracciata’ al Governo Draghi. Presidente Musumeci: quando andrà a casa sarà sempre troppo tardi. Quando ci libererà della sua presenza? 

Purtroppo dalla Sicilia arrivano brutte notizie. Da Palermo il presidente di quello che resta della Regione siciliana, Nello Musumeci, ha fatto sapere che nei porti della nostra Isola non ci saranno proteste. Forte con i deboli e debole con i forti, Musumeci è da tempo schierato con il Governo di Roma. Come sempre, Musumeci ha scelto il più forte. E’ nella sua natura. Chissà, magari in cambio riavrà una parte dei fondi del PNRR relativi ai progetti irrigui che Roma ha indebitamente scippato alla Sicilia. Non una guerra sui principi, ma a Roma a implorare. Noi ci auguriamo che oggi i siciliani smentiscano l’attuale, pessimo Governo della Regione. Solo per questo, presidente Musumeci, lei merita di andare a casa subito. Il suo è veramente il peggiore Governo della storia dell’Autonomia siciliana.

 

 

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